Archivio | 7 marzo 2013

La santità

Il fondamento della Speranza è la santità.

Santità non è camminare a capo chino, correre ogni minuto davanti ad un’icona, o recitare in continuazione chissà quali formule.
Santità è accettare di cambiare ed accettare di aderire ad un Altro al di fuori di noi, senza porre ostacoli alla sua azione.
Tranne casi rarissimi questo atteggiamento si impara solo gradualmente.
La santità è dinamismo e ci porta ad appoggiare la nostra vita non più su ciò che è fragile ed incerto, ma su qualcosa di definitivo.
Avere il desiderio del consenso altrui è destabilizzante.
Il desiderio della vera felicità si pone alla ricerca di una solidità su cui poggiare.
La casa della felicità è la casa di Dio e desiderare di giungervi determina in noi una nuova visione dell’umanità nostra e degli altri.
lago di garda

Tagore – Le mani stringono le mani

pavoni bianchiLe mani stringono le mani, gli occhi indugiano negli occhi
così comincia la storia dei nostri cuori:
E’ un plenilunio di marzo: il dolce profumo
dell’hennà è nell’aria; il mio flauto
giace per terra dimenticato, la tua ghirlanda di fiori
non è terminata.
Quest’amore semplice tra me e te è semplice come un canto.
Il tuo velo color zafferano inebria i miei occhi
la ghirlanda di gelsomini che intrecci per me
mi commuove come una lode.
E’ un gioco di dare e di trattenere, di rivelazioni
e di misteri, di sorrisi e di piccole timidezze,
di dolci, inutili lotte.
Quest’amore fra me e te è semplice come un canto.
Nessun mistero al di là del presente, nessuna ricerca
per l’impossibile, nessun’ombra dietro l’incanto
nessuna indagine nelle profondità occulte.
Quest’amore fra me e te è semplice come un canto.
Non cerchiamo con parole vane di interrompere
l’eterno silenzio, non alziamo le mani supplici
per cose impensabili
ci basta ciò che diamo e quello che riceviamo.
Un abbraccio schiacciato, la gioia
per spremere il vino del dolore.
Quest’amore tra me e te è semplice come un canto.

Ogni giorno

Quando, oltre le persiane chiuse, spunta la luce del giorno, ogni uomo interroga la propria anima per chiederle se avrà la forza, ancora per quel giorno, di affrontare tutto ciò che lo attende. Se è capace di “ascolto” sentirà che l’anima risponde, seppure sommessamente, che ogni giorno va accolto come un dono, perchè, nell’insieme di tutte le sue ore, è nascosto un “piccolo” attimo, che saprà dargli gioia e in esso ci sarà: il sorriso di un bambino, una stretta di mano, lo sguardo di un amico…Ma, se sfortunatamente, quell’attimo dovesse sfuggire, allora, per sapere che tutto ha comunque ancora un senso, sarà sufficiente aggrapparsi ad un ricordo…un piccolo frammento di ricordo…dove, anche se lontano nel tempo, amore è stato dato e…amore è stato ricevuto!

(Io)

rami