Archivio | 17 marzo 2013

Yelloir Lark – Preghiera al Grande Spirito

roccia
O Grande Spirito, la cui voce sento nei venti
e il cui respiro dà vita a tutto il mondo,
ascoltami.Vengo davanti a te,
uno dei tanti tuoi figli.
Sono piccolo e debole,
bisognoso della tua forza e sapienza.
Fa che i miei occhi ammirino
il tramonto rosso e oro.
Fa che le mie mani rispettino
ciò che hai creato
e le mie orecchie
ascoltino la tua voce.
Fammi saggio così che conosca
la tua rivelazione al mio popolo
e la tua lezione nascosta
in ogni foglia e in ogni roccia.
Cerco forza non per essere superiore
ai miei fratelli ma per essere
abile a combattere il mio
più grande nemico: me stesso.

Riflessione

magherita

Ci sono giorni in cui la permanenza su questa Terra ci appare quasi impossibile a motivo dei vari accadimenti: terremoti, inondazioni, eruzioni vulcaniche che spazzano via dal nostro Pianeta intere, inermi popolazioni. Ma anche la nostra stessa quotidianità non è esente da episodi negativi: la malattia di una persona cara, che vediamo soffrire e per la quale non possiamo fare nient’altro che offrirle il nostro appoggio morale e la nostra assistenza; o ancora di più l’infelicità di un figlio, che abbiamo visto crescere, al quale abbiamo cercato di dare tutto quanto potevamo, ma che alla resa dei conti sembra non aver ricevuto niente, perchè lo percepiamo infelice e insoddisfatto. Non possiamo, cosi, negare di venir colti da un lacerante scoraggiamento e la tentazione di “gettare la spugna” è molto alta!

E’ allora che dobbiamo ricorrere ai “profeti del nostro tempo”, uomini santi, che sia con le loro parole, che con il loro esempio, ci hanno indicato la strada da seguire.
Giovanni Paolo II, oggi beato, ha iniziato il suo Pontificato con una grande esortazione: ” Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!” e ha concluso il suo cammino terreno, mostrandosi al Mondo in tutta la sua fragilità.
Egli è stato un vero “testimone di speranza”  che ci ha esortato, e ancora ci esorta a mantenere la “giusta rotta”, che non è quella di uno sterile ottimismo, ma semmai quella di un oggettivo realismo, che non si perde d’animo, nonostante le contrarietà, e continua ad operare per il bene comune nostro, delle persone che ci sono care e della realtà sociale alla quale apparteniamo.
E Benedetto XVI , scegliendo di dedicarsi alla preghiera in solitudine, non solo ce lo ha detto, ma ce lo ha dimostrato: tutti siamo “pellegrini e di passaggio su questa Terra”, quindi abbandoniamo la tentazione del “pessimismo, e facciamo del nostro meglio, perchè la nostra permanenza sia un fruttuoso operare per il BENE COMUNE!”

Saàdi – La risposta della lucciola

lucciola

Un uomo mentre passeggiava, incuriosito chiese a una lucciola: ” Perchè brilli soltanto di notte?” La lucciola, nella sua lingua particolare, gli diede questa luminosa risposta: ” Sto all’aperto di giorno come di notte; ma quando in cielo ci sta il sole, io non sono niente:”

Lalla Romano – Il pianto

lacrima
Dimmi perchè nel mio sogno piangevi.
Soli eravamo al sommo di una scala
immensa e buia: e subito le mani
tu mi afferrasti senza una parola.
tra le mia mani nascondesti il viso
e ti asciugasti con le palme il pianto.
Così ti vidi dopo tanto tempo,
e nulla so di te, se non quel pianto.

La pace viene dal …

panorama

Riconoscere serenamente i propri limiti.
Dimenticare se stessi per farsi tutto a tutti.
Saper comprendere e scusare gli altri.
Irradiare fiducia.
Diffondere gioia.
Seminare speranza.
Cercare quello che unisce.
Aiutare chi è nel bisogno.
Saper donare di tutto cuore.
Cercare il bene degli altri.
Dir bene di tutti.
Avere sempre e in tutto
fiducia in Dio!