Viene il momento della prova: Cristo, l’innocente Figlio di Dio, è steso in dolorosa agonia su di una croce alzata. Che posto c’è ora, per l’amore e il perdono? Come reagirà Gesù? Che cosa dirà? La risposta a queste domande esplode con maestoso splendore: Gesù solleva la testa coronata di spine e grida, con parole di proporzioni cosmiche: “Padre, perdona loro, perchè non sanno quello che fanno”: Questa fu l’ora suprema di Gesù; questa fu la sua celeste risposta al suo terreno appuntamento col destino. […]
Gesù affermò eloquentemente dalla croce una legge più alta. Egli sapeva che l’antica legge dell’occhio per occhio avrebbe reso tutti ciechi, e non cercò di vincere il male con il male: vinse il male con il bene. Crocifisso dall’odio, rispose con amore aggressivo.
Che magnifica lezione! Generazioni sorgeranno e cadranno; gli uomini continueranno ad adorare il dio della vendetta e a prostrarsi dinanzi all’altare del taglione; ma sempre e poi sempre questa nobile lezione del Calvario sarà un assillante ammonimento, che solo la bontà può eliminare il male e solo l’amore può sconfiggere l’odio.