
Mia cara Amica,
seduta sopra ad uno scoglio guardo verso l’orizzonte, con il desiderio di andare “oltre” e di riuscire a raggiungerti, ma non più fisicamente, perchè la vicinanza non è così importante o necessaria nell’amicizia, e adesso lo è ancor meno che in passato; desidero, invece, raggiungere la tua anima che sta navigando abbandonata ad un piccolo e fragile “vascello”, e rischia, se continua ad avanzare senza avere una precisa rotta, di affondare.
Sì, la tua anima è in pericolo, si sta completamente smarrendo a causa dei colpi che la vita continua ad infierirle! Essa che io so “grande”, è purtroppo molto fragile, perchè impreparata alla cattiveria degli uomini. E sembra che ora desideri solo trovare la sua pace: lontano da tutti. E’ per questo che sei salpata di mattina presto senza un cenno, senza una parola, quasi in “trance”.
Ti sei allontanata in un batter d’occhio e quando mi sono accorta che eri “in mezzo al mare” non avevo più nessuna possibilità di raggiungerti!
Da giorni staziono su questo scoglio, aggrappata ad esso anche se la stagione non è delle più favorevoli: il vento è ancora gelido , gli spruzzi delle onde per niente piacevoli, la solitudine quasi totale se non fosse per alcuni gabbiani, alla ricerca spasmodica di cibo!
Che cosa aspetto? Non so, forse di vederti tornare, ma non riesco a staccarmi da qui perchè è stato il tuo ultimo approdo, … forse più che aspettare spero di vedere una vela bianca oltre l’orizzonte, una vela che saprei riconoscere tra “mille”, perchè la tua anima è diversa da qualsiasi altra… la tua anima è un’anima bambina che nessuno ha saputo prendere per mano e accompagnare lungo “i sentieri della vita”, e così ha preso il “largo” nel desiderio di lasciarsi alle spalle tutte le brutture della terra!
Su questo scoglio ti rivolgo il mio pensiero e affido i miei desideri di bene per te al movimento perenne delle onde!
Dovunque tu sia giunta possa la natura esserti amica e favorevole!