Archivio | agosto 2013

Mio Dio prendimi per mano – Hetty Hillesum

cuore mani
Mio Dio, prendimi per mano,
ti seguirò,
non farò troppa resistenza.
Non mi sottrarrò a nessuna delle cose
che mi verranno addosso in questa vita,
cercherò di accettare tutto
e nel modo migliore.
Ma concedimi di tanto in tanto
un breve momento di pace.
Non penserò più nella mia ingenuità,
che un simile momento
debba durare in eterno,
saprò anche accettare
l’irrequietezza e la lotta.
Il calore e la sicurezza mi piacciono,
ma non mi ribellerò se mi toccherà
stare al freddo purchè
tu mi tenga per mano.
Andrò dappertutto allora,
e cercherò di non aver paura.
E dovunque mi troverò,
io cercherò
d’irraggiare un po’ di quell’amore,
di quel vero amore per gli uomini
che mi porto dentro.

La cosa più bella – Anonimo

luna amore

La cosa più bella è quando la notte
dice al giorno: ti amo
e poi nasce il sole.

La cosa più bella è quando la terra
dice al seme: ti amo
e poi nasce il fiore.

La cosa più bella è quando uno
dice a un altro: ti amo
e poi nasce l’amicizia.

La cosa più bella è quando un uomo
dice alla sua donna: ti amo
e poi nasce un bambino.

La cosa più bella è quando qualcuno
dice a Dio: ti amo
e poi nasce un uomo nuovo.

La cosa più bella è quando Dio
dice a un uomo: ti amo
e poi nasce un’avventura.

Sevillanas del adios – Canto popolare spagnolo

barca solitudine
“La barca si va facendo piccola quando si allontana sul mare.
Quando si allontana sul mare e quando si va perdendo,
che grande è la solitudine
Non andartene ancora, non andartene per favore
perché anche la mia chitarra piange quando dice addio.
Questo vuoto che lascia l’amico che se ne va
è come un pozzo senza fondo che non si può riempire”.

L’amore mi si offrì – Edgar Lee Masters

mare vela
L’amore mi si offrì ed io mi ritrassi dal suo inganno,
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura,
l’ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele e
prendere i venti del destino,
ovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre alla follia,
ma una vita senza senso è la tortura
dell’inquietudine e del vano desiderio.
E’ una barca che anela al mare eppure lo teme.

L’anima gemella – Brian Weiss

rose
A ciascuno di voi  è stata riservata una persona speciale. L’intelletto può intromettersi e dire: “Io non so chi tu sia. Ma il CUORE sa”.
Il riconoscimento dell’anima gemella può essere immediato. Si avverte un’improvvisa sensazione di famigliarità, di conoscere già questa persona appana incontrata, ben oltre i limiti cui arriva la mente consapevole. E di sapere già cosa dire, e come l’altro reagirà. Nasce dunque un senso di sicurezza, e una fiducia bene più grande di quella  che si potrebbe pensare di raggiungere in un giorno, una settimana, un mese. Il riconoscimento dell’anima può essere un processo sottile, lento; non tutti sono pronti ad accogliere la rivelazione, e può darsi che si renda necessari da parte di chi lo comprende per primo, una certa pazienza.
A farti capire che ti trovi di fronte a un tuo compagno d’anima può essere uno sguardo, un sogno, un ricordo, un sentimento. E tale risveglio può avvenire anche attraverso un tocco delle mani di lui, o il bacio delle labbra di lei, e la tua anima balza di nuovo alla vita. Il tocco che desta può essere quello del tuo bambino, di un tuo genitore, di un fratello, o quello di un amico vero.
Oppure può essere quello del tuo diletto, che arriva a te attraverso i secoli, per baciarti ancora una volta, e per ricordarti che siete sempre insieme, fino alla fine dei tempi.

La perseveranza – R. Manasse A.De Simone

rosa porpora arruffata
Se andiamo a scavare, ci accorgiamo in fondo che oltre la logica del fallimento non c’è che la perseveranza: quando gli orizzonti sono chiusi, i muri da abbattere sono alti, la lotta impone la perseveranza.
Nella perseveranza ancora una volta misuriamo noi stessi: se siamo pazienti, se siamo tenaci, di buon carattere e temperanti. E’ nella perseveranza che possono emergere le nostre migliori qualità.
Più spesso la nevrosi quotidiana ci allontana da queste virtù: corriamo, dobbiamo realizzare tutto e subito, non abbiamo tempo per perseverare.
Sembra che l’orologio del tempo vada all’impazzata, poi quel che conta non è essere, ma apparire.
Invece nella perseveranza viene affrontato e superato quel momentaneo dolore e sacrificio che emergono di più e che non ci fanno apparire affascinanti e sempre sulla cresta dell’onda.
Questa doppia faccia della medaglia non ci piace, ci sta troppo stretta, così la rigettiamo da noi stessi.
La perseveranza, dunque, non è la lotta contro il tempo, ma l’attenzione ai dettagli delle cose da cogliere per il buon fine e, siccome abbiamo perso il vero senso estetico della vita, perseverare non piace mai a nessuno.
Invece il vero coraggio nella vita è proprio questo: sperare contro ogni speranza…
(da Il tesoro nel campo. R. Manasse A.De Simone)