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Il dono – Giovanni Serafini

conchiglia sabbia
Sta sulla rena del mare
una conchiglia lucente.
Nessuno se ne accorge:
è come se non esistesse.
Ma il bimbo che la vede
la prende in mano, e la tiene
come fosse un tesoro.
E dice grazie al mare.

LE STRADE …

…sono quelle
di questa nostra
piccola città
dove incontrarti ormai …
è diventato un miraggio!
Eppure non perdo
neppure per un piccolo istante
la speranza!
Il tempo
non ha cancellato
il pensiero di te
ed intatto è rimasto
il ricordo del tuo passo,
che mi veniva incontro
sicuro e franco…
come tu sei!

Il tuo profumo

fogliaIl tuo profumo!
Non ne hai mai usato uno
la tua pelle sprigionava essenze inattese,
non ti serviva null’altro…
io annusavo l’aria
nelle mie peregrinazioni
per sapere se avevi percorso
le mie stesse strade…
invano, purtroppo!
Nelle stanze della mia casa, poi inaspettatamente
ritrovavo quell’essenza: UNICA…
e i ricordi invadevano ogni angolo
e sapevo di non averti mai…lasciata andare!!!

Nel tuo palmo

bimbaTi ho lasciato andare via
pur continuando a tenerti per mano.
Al “bivio”
non mi sono voltata
volevo…
e non volevo sapere
per quali sentieri ti saresti incamminato!…
Amare e incatenare
non dà la felicità…
Il mio cuore è divenuto più leggero
quando
lasciando andare
anche la tua mano
non ho perso di vista le tue orme,
che parallele si muovevano
verso un “oltre”ed entrambi
non sapevamo quale!
Sentirti libero,
però aveva reso tutto più facile
e camminavi spedito
verso il tuo destino.
Avevo la certezza che ancora
sentivi nel tuo palmo
il calore…della mia mano!

Gli interrogativi della vita – Madre Teresa di Calcutta

IMG_8378Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utile agli altri.
Il mistero più grande? La morte
Il difetto peggiore? Il malumore
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L’accoglienza migliore? Il sorriso
La miglior medicina? L’ottimismo
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto
La forza più grande? La fede
Le persone più necessari? I sacerdoti
La cosa più bella del mondo? L’amore

Aria del Dio della felicità – Bertolt Brecht

albero mele
Mi fai spuntare le lagrime, fratello,
vedo che la tua vita non è allegra.
Ecco una mela: io ne possiedo tre,
perciò una la regalo a te.
Non ci vedo niente di eccezionale.
e l’uno e l’altro possiamo vivere.
Solo i semi promettimelo,
avido non inghiottirli,
sputali invece a terra
prima che mi allontani.
E se poi cresce un melo
dentro il tuo campicello
vieni a prenderti i frutti:
è il tuo albero, quello.

Raggio di sole – Hermann Hesse

vicoloQuando un raggio di sole,
da un cielo coperto,
cade su un vicolo squallido,
è indifferente cosa tocca:
il coccio di bottiglia per terra,
il manifesto lacerato sul muro,
o il lino biondo della testa di un bambino.
Esso porta luce,
porta incanto, trasforma e trasfigura.

Vivere amare capirsi -Leo Buscaglia

margherita

“A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi.”
Bene, e con questo?
Gli sciocchi si divertono un mondo.
“A piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali:”
Naturalmente io sono sentimentale. Mi piace!
Le lacrime possono essere di aiuto.
“A stabilire il contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere:”
Chi rischia di farsi coinvolgere?
Io voglio essere coinvolto.
“A mostrare i vostri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io.”
Che altro ho da mostrare?
“A esporre le vostre idee e i vostri sogni davanti alla folla c’è il rischio di essere chiamati ingenui.”
Oh, mi hanno chiamato con epiteti ben peggiori.
“Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti.”
Io non amo per essere corrisposto.
“A vivere c’è il rischio di morire:”
Sono pronto.
“A tentare c’è il rischio del fallimento.”
Ma bisogna correre i rischi, perchè il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla, non è nulla e non diviene nulla.
Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare e sentire e cambiare e progredire e amare e vivere.
Incatenata dalle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.
Provate e vedrete che cosa succede.

Ora volerai – Louis Sepulveda

arcobalenoOra volerai, Fortunata.
Respira.
Senti la pioggia.
E’ acqua.
Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi
si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si
chiama sole ed arriva sempre come ricompensa dopo la pioggia.
Apri le ali…
Ora volerai.
Il cielo sarà tutto tuo.