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I tuoi passi …

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Mio caro amico,
è passeggiando sulla spiaggia al sorgere del giorno che ho trovato le orme dei tuoi piedi sulla spiaggia bagnata: erano perfette e suggerivano…i passi compiuti uno dopo l’altro con una cadenza “pacifica”!
Ricordo benissimo che tu amavi il mare, proprio come me, …il mare solitario però…quello delle prime ore del giorno o delle ultime ore della sera: le ore in cui le onde sembrano accarezzare la spiaggia e l’unico rumore è il richiamo dei gabbiani o il fruscio del vento!
Ho messo, amico mio, i miei piedi in quelle orme e mi sei apparso davanti con tutta la tua persona, e così, ancora una volta, hoconstatato che non è la presenza fisica che rende grande ed eterna “un’amicizia”, ma la comunione dei pensieri.
Sono i pensieri che ci rendono vicini anche se separati da monti, colli, o distese oceaniche.
I tuoi passi, quel mattino, si dirigevano verso l’acqua, così mi sono fermato sulla riva nell’attesa, e anche nella speranza, di vederti riemergere da un momento all’altro, ma comunque felice di sapere che mai cesserai di esistere per me, anche se di te mi rimanesse solo…un orma sulla spiaggia!!!
Ti abbraccio……………………………………………………………………………………………………………

Lettera al … Piccolo Principe

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Caro Piccolo Principe,
da quando ho fatto la tua conoscenza in quel deserto arido e desolato non ho più potuto dimenticarti; non ho dimenticato le tue domande, nè la tua mancanza di pazienza nell’aspettare le mie risposte, ma ancor di più non ho dimenticato la tua lezione sull’amicizia, quella nei confronti della rosa e quella nei confronti della volpe, che è stata una grande maestra per te, ma anche per me.
Anch’io, come te, ho amato e continuo ad amare una rosa, e da lei mi sono lasciata tiranneggiare, ciò è successo a causa delle sue “quattro inutili spine”. L’ho amata perchè l’ho vista prima sbocciare alla vita, pavoneggiandosi, e poi l’ho vista sfiorire, perdere i suoi petali, i suoi colori, il suo profumo! E pensare che per evitarle qualsiasi tipo di sofferenza anch’io, come te, l’avevo protetta con una campana di vetro, ma non avevo fatto il suo bene, perchè le impedivo di essere se stessa, di fare amicizia con le farfalle, di sopportare i bruchi, di sentire il lieve fluttuare del vento. Non è amore quello che ti fa rinchiudere l’oggetto amato in uno spazio protetto, fosse anche il più prezioso. L’amore vero è quello che ti fa osservare “la rosa” da lontano lasciandole la libertà di fiorire, profumare, risplendere per tutti i viandanti che hanno la fortuna di imbattersi in essa. C’è voluto molto tempo per capire quanto ti sto dicendo, ma ce l’ho fatta. Non posso negare che ho avuto l’aiuto della volpe. Ella mi ha insegnato l’arte della pazienza, il tempo dei riti, la gioia di saper riconoscere “un passo tra gli altri passi”, “una risata tra le altre risate”!
Ora la mia rosa è turgida, ricoperta di piccole gocce di rugiada, forse anche con qualche simpatica coccinella tra i suoi petali ed io, la sera, quando sulla mia ampia terrazza che domina il mare guardo il tramonto la penso e la spero oltre che felice, anche capace di non lasciarsi appassire, ma di voler restare la “rosa” che ho conosciuto io: un po’ tiranneggiante, ma molto molto affascinante, sempre ricca del suo forte profumo e di quelle poche inutili spine.
Tu mi manchi e forse non ti incontrerò più, perchè il panorama dove sei scomparso è rimasto lo stesso di quel triste giorno, quando ho dovuto abbandonare il mondo della fantasia per entrare in una realtà arida e senza poesia. Ti confesso che non ho però rinunciato del tutto ai miei sogni e mi basta chiudere gli occhi per rivedere la rosa, la volpe e Te, caro piccolo indimenticabile amico.
Un’anima sognante

Stephen Littleword – Quando la vita

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Quando la vita ti da mille motivi per cadere, tu rialzati
quando i giorni sembrano bui e senza via d’uscita, tu spera,
quando le delusioni urlano più forte dei sogni, tu costruisci
quando le rughe solcano il tuo viso, tu sorridi,
quando ti senti solo, vieni a cercarmi,
ti parlerò di come fare a rialzarti, ma tu fa lo stesso con me.
Ne ho bisogno…Miglioriamo insieme!

Cooper – L’amicizia

L’amicizia che scorre dal cuore
 non può congelarsi nelle avversità,
 così come l’acqua che scorre dallo spirito
 non può ghiacciare in inverno
spirea

La cosa più bella – Anonimo

luna amore

La cosa più bella è quando la notte
dice al giorno: ti amo
e poi nasce il sole.

La cosa più bella è quando la terra
dice al seme: ti amo
e poi nasce il fiore.

La cosa più bella è quando uno
dice a un altro: ti amo
e poi nasce l’amicizia.

La cosa più bella è quando un uomo
dice alla sua donna: ti amo
e poi nasce un bambino.

La cosa più bella è quando qualcuno
dice a Dio: ti amo
e poi nasce un uomo nuovo.

La cosa più bella è quando Dio
dice a un uomo: ti amo
e poi nasce un’avventura.

S. Tamaro – L’amicizia

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L’amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere
perché dà ricchezza, emozioni, complicità e
perchè è assolutamente gratuita. Ad un tratto ci si vede
ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità; si può
camminare e crescere insieme pur percorrendo strade differenti,
pur essendo distanti, come noi due, centinaia di migliaia di chilometri.

Lettera ad un’anima … amica

mare notte
Mia cara Amica,
seduta sopra ad uno scoglio guardo verso l’orizzonte, con il desiderio di andare “oltre” e di riuscire a raggiungerti, ma non più fisicamente, perchè la vicinanza non è così importante o necessaria nell’amicizia, e adesso lo è ancor meno che in passato; desidero, invece, raggiungere la tua anima che sta navigando abbandonata ad un piccolo e fragile “vascello”, e rischia, se continua ad avanzare senza avere una precisa rotta, di affondare.
Sì, la tua anima è in pericolo, si sta completamente smarrendo a causa dei colpi che la vita continua ad infierirle! Essa che io so “grande”, è purtroppo molto fragile, perchè impreparata alla cattiveria degli uomini. E sembra che ora desideri solo trovare la sua pace: lontano da tutti. E’ per questo che sei salpata di mattina presto senza un cenno, senza una parola, quasi in “trance”.
Ti sei allontanata in un batter d’occhio e quando mi sono accorta che eri “in mezzo al mare” non avevo più nessuna possibilità di raggiungerti!
Da giorni staziono su questo scoglio, aggrappata ad esso anche se la stagione non è delle più favorevoli: il vento è ancora gelido , gli spruzzi delle onde per niente piacevoli, la solitudine quasi totale se non fosse per alcuni gabbiani, alla ricerca spasmodica di cibo!
Che cosa aspetto? Non so, forse di vederti tornare, ma non riesco a staccarmi da qui perchè è stato il tuo ultimo approdo, … forse più che aspettare spero di vedere una vela bianca oltre l’orizzonte, una vela che saprei riconoscere tra “mille”, perchè la tua anima è diversa da qualsiasi altra… la tua anima è un’anima bambina che nessuno ha saputo prendere per mano e accompagnare lungo “i sentieri della vita”, e così ha preso il “largo” nel desiderio di lasciarsi alle spalle tutte le brutture della terra!
Su questo scoglio ti rivolgo il mio pensiero e affido i miei desideri di bene per te al movimento perenne delle onde!
Dovunque tu sia giunta possa la natura esserti amica e favorevole!

Lettera alla … “cara amica” solitudine

panchinaMia cara Solitudine,
solo ora posso chiamarti così: CARA!
Tu forse ora che sei per me una insostituibile amica, non sai….o forse sì, quanto ti ho sfuggita, evitata, persino: odiata!
Hai cercato la mia amicizia fin dai tempi dell’adolescenza: ti incontravo dappertutto. Venivi a scuola con me, mi camminavi a fianco, nessuno ti voleva e anch’io cercavo di evitarti e, a causa tua, che non desistevi, ero a mia volta evitata.
A scuola, poi, ti sedevi nel banco vicino al mio, che sceglievo sempre l’ultimo posto e mi facevi apparire, agli occhi dei miei compagni, scontrosa e strana!
Non ti sopportavo, avrei voluto eliminarti, ma tu non mi mollavi, ed io non riuscivo a confidarmi con nessuno.
In quegli stessi anni, quando rientravo a casa, pensavo di essere riuscita a non rincontrarti, ma proprio tra quelle “mura deserte” tu mi avevi…preceduta!
C’è voluto molto tempo per arrendermi a te; ci sono volute molte lacrime; ci sono stati numerosi “addii”, ma ora che ho raggiunto l’età della maturità, sono io che ti cerco, sono io che ti chiamo, e sono ancora io che ti raggiungo appena possibile, e quando tu mi siedi accanto non voglio che nessuno ci disturbi!
Ho imparato a godere della tua presenza nella mia vita e ti ringrazio per non aver desistito, nel pretendere e ricercare la mia amicizia.
Con te, accettata ed amata, ogni incontro diventa occasione di “dono” di tutto quello che ho e che sono…senza pretendere nulla in cambio.
Amichevolmente tua…

Poesia cinese ignoto (intorno al 100 a. C.)

uomo paesaggio

Gli amici.
Se tu venissi, portato in carrozza
e io avessi una giubba da contadino
e ci incontrassimo un giorno così per la strada
tu scenderesti e ti inchineresti.
E se tu vendessi acqua
e io venissi a passeggiare montato a cavallo
e ci incontrassimo un giorno così per la strada
io smonterei dinanzi a te.

Riflessione.
L’amicizia, quando è vera e grande, rende possibile l’incontro tra i re e i potenti della terra e gli umili e gli sconfitti dalla vita! Essa è un sentimento più duraturo dell’amore, perchè per sopravvivere non gli serve il “fuoco della passione”, ma gli è sufficiente “la luce di un sorriso”!