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Il Credo di Papa Francesco

Il Credo di Papa Francesco, prima di essere ordinato sacerdote nel 1969

«Credo  nel mio dolore, infecondo per l’egoismo, nel quale mi rifugio.  Credo nella meschinità della mia anima, che cerca di inghiottire senza dare senza dare. Credo che gli altri siano buoni, e che devo amarli senza timore, e senza tradirli mai per cercare una sicurezza per me.  Credo nella vita religiosa.  Credo di voler amare molto. Credo nella morte quotidiana, bruciante, che fuggo, ma che mi sorride invitandomi ad accettarla. Credo nella pazienza di Dio, accogliente, buona come una notte d’estate.  Credo che papà sia in cielo insieme al Signore.  Credo in Maria, mia madre, che mi ama e mai mi lascerà solo. E aspetto la sorpresa di ogni giorno nel quale si manifesterà l’amore, la forza, il tradimento e il peccato, che mi accompagneranno fino all’incontro definitivo con quel volto meraviglioso che non so come sia, che fuggo continuamente, ma che voglio conoscere e amare. Amen».

 

Saggezza Cherokee

Si narra di un anziano Cherokee seduto davanti al tramonto con suo nipote. “Nonno perchè gli uomini combattono?” L’anziano con gli occhi rivolti verso il sole, calante al giorno, che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma: “ogni uomo prima o poi è chiamato a farlo. Per ogni uomo c’è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perchè lo scontro più feroce è quello che avviene tra due lupi”. “Quali lupi, nonno?” “Quelli che ogni uomo porta dentro di sè.”

Il bambino non riusciva a capire. Attese che il nonno rompesse l’attimo di silenzio che aveva lasciato cadere fra loro, forse per accendere la sua curiosità. Infine, l’anziano che aveva dentro di sè la saggezza del tempo, riprese con il suo tono calmo. “Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo.” L’anziano fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di capire quello che aveva appena detto. “E l’altro?” “L’altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede:” Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità e al suo pensiero. “E quale lupo vince?” L’anziano Cherokee  si girò a guardarlo e gli rispose con occhi puliti. “Quello che nutri di più”

datemi … di Pino Tombolato

Datemi un raggio di sole chiaro
per poi portarlo dove c’è il buio.
Datemi un soffio di cielo azzurro
per poi donarlo a chi non lo vede …

Ed un sorriso da far volare
sopra il visetto di ogni bambino.
Datemi un cuore sempre più grande
perché io possa donare amore.

Datemi tutto ciò che volete
io sono qui con le braccia aperte
e con la gioia dentro il mio cuore
trasformerei ogni cosa in amore.

Niente è più bello di stare insieme
e con dolcezza volersi bene
e il nostro canto vola lontano
per dare a tutti serenità.

Datemi un pianto da consolare
ed una lacrima da asciugare.
Datemi un sogno da realizzare
per poi donarlo a chi l’ha perduto.

E se un bambino non ha un sorriso
io sono qui per dargli coraggio.
Datemi pure un viso un po’ stanco
per trasformarlo in felicità.

Datemi tutto ciò che volete …

Cara Lily – Eric – Emmanuel Schmitt – da Elisir d’amore

margherita apeCara Lily,[…] a vent’anni una veggente mi ha detto”Quando smetterai di cercare la felicità verrai esaudita”. Sono entrata in questa fase. So per esperienza che la vita non è fatta solo di slanci, entusiasmi e fuoco, ma anche di compromessi oblio e tenacia. […]

L’amore sfugge alla logica, non appartiene nè ai ragionamenti, nè alle prove, nè alla verità: rientra nel campo delle scelte personali.

Nel Gran Secolo il filosofo Pascal, constatando che era impossibile dimostrare l’esistenza di Dio, proponeva di scommettere su di Lui. Tra milioni di incertezze, sosteneva che c’era più da guadagnare credendo in Dio e rispettandolo che non credendoci. Penso che la stessa cosa succeda con l’amore. Scommettiamo su di lui. Facciamolo esistere. Che rimanga la mia sfida. L’amore mi interessa più della seduzione e del godimento, addirittura più della felicità. […]

Louise

La vita è troppo bella – Chaplin

piumaLa vita è troppo bella. Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sotituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch’io ho deluso. Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amci per l’eternità. Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche repinto. Sono stato amato e non ho saputo ricambiare. Ho gridato e saltato per tante gioie, tante… Ho vissuto d’amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte! Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho telefonato solo per ascoltare una voce. Io sono di nuovo innamorato di un sorriso. Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito di perdere)…ma sono sopravvissuto! E vivo ancora! E la vita non mi stanca…E anche tu non dovrai stancartene. Vivi! E’ veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere insignificante…!

Sai vivere quando … – O. Falworth

Schermata 2016-02-14 alle 09.58.43Sai vivere quando… pur vivendo in questo mondo complicato resti semplice. Pur vivendo in questo mondo ingiusto resti giusto. Pur vivendo in questo mondo disonesto resti onesto. Pur vivendo in questo mondo falso resti autentico. Pur vivendo in questo mondo sporco resti pulito. Ma soprattutto sai vivere quando…pur vivendo in questo mondo con poco amore riesci ad amare, ma ancor di più sai vivere se, nonostante tutto, amerai lo stesso questo mondo.

Reti vuote – Don Angelo Saporiti

barca pescaLa vita a volte è come una pesca:
ci sono giorni in cui le reti sono piene di pesci,
piene di gioia, di vitalità, di fortuna…
e giorni in cui le reti sono vuote,
in cui è grande il senso dell’inutilità e del fallimento…
Proprio in quei momenti in cui le mie reti sono vuote,
quando in casa si diventa come estranei,
quando un figlio ti delude,
quando la tua migliore amica ti tradisce,
quando il tuo datore di lavoro ti dice che sei diventato di troppo,
quando la tua salute ti abbandona,
quando l’ingiustizia e la prepotenza sembrano essere più forti dell’amore,
proprio in quei momenti,
tu, Signore,
non smetti di avere fiducia in me
e mi dici che potrò ancora tirare fuori qualcosa di buono
da queste mie reti vuote e sfilacciate…
Tu, o Signore,
mi inviti a riprendere il largo
verso l’orizzonte più ampio e sconfinato,
sfidando il rischio e la paura di perdere ancora,
provando a fidarmi del mio cuore,
improvvisando i miei gesti e le mie azioni,
lasciandomi attraversare da quel brivido
antico e sempre nuovo
che si chiama amore.