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Il dono -G. Kahlil Gibran

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Ci sono quelli che danno poco
del molto che hanno
e lo danno per ottenere riconoscenza;
e il loro segreto desiderio guasta i loro doni.
E ci sono quelli
che hanno poco e danno tutto:
sono proprio loro
quelli che credono nella vita,
e nella generosità della vita,
e il loro scrigno non è mai vuoto.
Ci sono quelli che danno con gioia,
e quella gioia è la loro ricompensa.
E ci sono quelli che danno con dolore
e questo dolore è il loro battesimo.
E ci sono quelli che danno
e nel dare non provano dolore
nè cercano gioia
nè danno pensando alla virtù.
Essi danno come in quella valle laggiù
il mirto esala nello spazio la sua fragranza.
Per mezzo delle mani di gente come loro
Dio parla e dietro ai loro occhi
egli sorride alla terra.
E’ bene dare quanto si è richiesti,
ma è meglio dare quando,
pur non essendo richiesti,
si comprendono i bisogni degli altri.
E per chi è generoso
il cercare uno che riceva
è gioia più grande che il non dare.
E c’è forse qualcosa che vorresti trattenere?
Tutto ciò che hai
un giorno o l’altro sarà dato via:
perciò dà adesso,
così che la stagione del dare sia la tua,
non quella dei tuoi eredi.

Il vero amore – Gibran

tigre-colomba
Il vero amore non è nè fisico nè romantico.
Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto,
ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è questione di come sopravvivere alla tempesta,
ma di come danzare nella pioggia.
Sii più gentile del necessario,
perché ciascuna delle persone che incontri
sta combattendo qualche sorta di battaglia.

Mia amata … – Kalil Gibran

1 marzo 1916
mia amata Mary,
mi sento come un seme nel cuore dell’inverno, consapevole nell’approssimarsi della primavera. Il germoglio spezzerà il baccello, e la vita ancora addormentata in me dovrà emergere in superficie, quando sarà chiamata.
Il silenzio è doloroso, Ma è nel silenzio che le cose prendono forma, e ci sono momenti nelle nostre vite in cui l’unica cosa che abbiamo da fare è attendere. In ciascuno di noi, nel più profondo del nostro essere, c’è una forza che vede e sente quello che non possiamo ancora percepire. Tutto ciò che siamo oggi è nato dal silenzio di ieri.
Noi abbiamo molte più capacità di quante immaginiamo. Ci sono momenti in cui l’unica maniera di imparare è non prendere nessuna iniziativa, non fare niente. Perchè, anche negli attimi di totale inazione, questa nostra parte segreta sta lavorando e apprendendo. Quando la conoscenza occulta all’anima si manifesta, siamo sorpresi di noi stessi, e i nostri pensieri invernali si trasformano in fiori che intonano canti mai sognati prima.
La Vita ci darà sempre più di quanto riteniamo di meritare.

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Khalil Gibran da “Il profeta”

apeIl piacere dell’ape è raccogliere miele dal fiore,
il piacere del fiore è offrire il suo miele a quell’ape.
Poiché un fiore per l’ape è una fonte di vita,
e un’ape per il fiore è una messaggera di amore,
e per entrambi, ape e fiore,
offrire e ricevere piacere è un bisogno e un’estasi.
“Il profeta”  Gibran Khalil