“A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi.”
Bene, e con questo?
Gli sciocchi si divertono un mondo.
“A piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali:”
Naturalmente io sono sentimentale. Mi piace!
Le lacrime possono essere di aiuto.
“A stabilire il contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere:”
Chi rischia di farsi coinvolgere?
Io voglio essere coinvolto.
“A mostrare i vostri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io.”
Che altro ho da mostrare?
“A esporre le vostre idee e i vostri sogni davanti alla folla c’è il rischio di essere chiamati ingenui.”
Oh, mi hanno chiamato con epiteti ben peggiori.
“Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti.”
Io non amo per essere corrisposto.
“A vivere c’è il rischio di morire:”
Sono pronto.
“A tentare c’è il rischio del fallimento.”
Ma bisogna correre i rischi, perchè il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla, non è nulla e non diviene nulla.
Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare e sentire e cambiare e progredire e amare e vivere.
Incatenata dalle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.
Provate e vedrete che cosa succede.
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Le persone … – G. Donadei
Le persone temprate dalla sofferenza
hanno affinato una sensibilità speciale.
Sanno essere dolci e non sdolcinate,
sanno essere dure senza far male,
sanno dosare la rabbia distinguendola dall’odio,
sanno il significato del silenzio,
sanno distinguere l’essenziale dal superfluo,
conoscono il peso delle lacrime
e il valore di un brivido
e soprattutto sanno
che nulla ti è dovuto e ciò che hai
puoi sempre perderlo.
Sono persone così fiere delle proprie cicatrici
da potersi permettere
di fare a meno di qualsiasi maschera…
libere di essere vulnerabili,
di provare emozioni
e soprattutto libere
di correre il rischio
di essere felici.
S. Nelli
Sai un giorno sarai felice e ti guarderai indietro.
Quasi non ci crederai nel renderti conto che milioni di cose che pensavi fossero insuperabili adesso ti fanno sorridere.
E sì, sei riuscita ad andare avanti, con grande dignità hai lottato, hai pianto quasi orgogliosa delle lacrime.
Hai varcato porte, abbattuto muri e risanato ferite, ed eccoti là adesso, a guardare tutto questo dietro te con uno splendido sorriso.
Quelle come me – Alda Merini
In un barattolo di vetro – Emily Schenker
Accetta la tristezza – Osho
Accetta la tristezza, dalle il benvenuto, lascia che sia un ospite bene accetto. E osservala con attenzione in profondità, con amore, con attenzione. Sii un vero anfitrione! E rimarrai sorpreso, sorpreso al di là di qualsiasi aspettativa, perchè vedrai che la tristezza possiede alcune bellezze che la felicità non potrà mai avere. La tristezza ha profondità, mentre la felicità è sempre superficiale. La tristezza ha lacrime, e le lacrime scendono a profondità maggiori di qualsiasi risata. La tristezza ha un silenzio proprio, una melodia che la felicità non potrà mai avere.
Non si tratta di scegliere la tristezza, ma di godere anche di essa…