Archivio tag | Lacrime

Vivere amare capirsi -Leo Buscaglia

margherita

“A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi.”
Bene, e con questo?
Gli sciocchi si divertono un mondo.
“A piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali:”
Naturalmente io sono sentimentale. Mi piace!
Le lacrime possono essere di aiuto.
“A stabilire il contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere:”
Chi rischia di farsi coinvolgere?
Io voglio essere coinvolto.
“A mostrare i vostri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io.”
Che altro ho da mostrare?
“A esporre le vostre idee e i vostri sogni davanti alla folla c’è il rischio di essere chiamati ingenui.”
Oh, mi hanno chiamato con epiteti ben peggiori.
“Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti.”
Io non amo per essere corrisposto.
“A vivere c’è il rischio di morire:”
Sono pronto.
“A tentare c’è il rischio del fallimento.”
Ma bisogna correre i rischi, perchè il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla, non è nulla e non diviene nulla.
Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare e sentire e cambiare e progredire e amare e vivere.
Incatenata dalle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.
Provate e vedrete che cosa succede.

Le persone … – G. Donadei

Le persone temprate dalla sofferenza
hanno affinato una sensibilità speciale.
Sanno essere dolci e non sdolcinate,
sanno essere dure senza far male,
sanno dosare la rabbia distinguendola dall’odio,
sanno il significato del silenzio,
sanno distinguere l’essenziale dal superfluo,
conoscono il peso delle lacrime
e il valore di un brivido
e soprattutto sanno
che nulla ti è dovuto e ciò che hai
puoi sempre perderlo.
Sono persone così fiere delle proprie cicatrici
da potersi permettere
di fare a meno di qualsiasi maschera…
libere di essere vulnerabili,
di provare emozioni
e soprattutto libere
di correre il rischio
di essere felici.

IMG_5266

S. Nelli

20140913-234609.jpgSai un giorno sarai felice e ti guarderai indietro.
Quasi non ci crederai nel renderti conto che milioni di cose che pensavi fossero insuperabili adesso ti fanno sorridere.
E sì, sei riuscita ad andare avanti, con grande dignità hai lottato, hai pianto quasi orgogliosa delle lacrime.
Hai varcato porte, abbattuto muri e risanato ferite, ed eccoti là adesso, a guardare tutto questo dietro te con uno splendido sorriso.

 

Quelle come me – Alda Merini

mano foglia
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’Anima,
perchè un’anima da sola  è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,
pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano,
tentano di insegnarlo a chi sta sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre,
e quando smettono d’amare è solo perchè
piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio,
perchè la loro voce non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore, perchè sai che ti lasceranno andare senza chiederti nulla.
Quelle come me, amano troppo, pur sapendo che, in cambio,
non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto…
Alda Merini

In un barattolo di vetro – Emily Schenker

barattoloIn un barattolo di vetro
ho rinchiuso i giorni da ricordare,
in una bottiglia scura,
le ore d’ansia e le sere di lacrime.
In una valigia,
i rancori,
i conti in sospeso,
le paure e le vigliaccherie.
Per i miei capricci,
gli errori e le cattiverie,
ho dovuto cercare un baule,
di quelli grandi,
per le coperte e i vestiti pesanti.
Voglio fare
il cambio di stagione
Voglio mettere ordine, Signore.
Ma il vetro si incrina,
la tela si strappa,
il legno
si screpola.
Non c’è chiusura ermetica,
serratura o chiavistello
che possano reggere alla realtà.
Tutto, di nuovo, si confonde:
i dubbi macchiano la fede,
la malinconia scolora la speranza,
i peccati corrodono la carità.
Da sola non ci riesco, Signore.
Aiutami tu,
che mi conosci come nessun altro,
che sei l’autore della mia biografia,
che mi hai voluta fin dall’eternità.
Riordinami, Signore.
In te solo,
posso trovare la mia pace.

Accetta la tristezza – Osho

Accetta la tristezza, dalle il benvenuto, lascia che sia un ospite bene accetto. E osservala con attenzione in profondità, con amore, con attenzione. Sii un vero anfitrione! E rimarrai sorpreso, sorpreso al di là di qualsiasi aspettativa, perchè vedrai che la tristezza possiede alcune bellezze che la felicità non potrà mai avere. La tristezza ha profondità, mentre la felicità è sempre superficiale. La tristezza ha lacrime, e le lacrime scendono a profondità maggiori di qualsiasi risata. La tristezza ha un silenzio proprio, una melodia che la felicità non potrà mai avere.

Non si tratta di scegliere la tristezza, ma di godere anche di essa…

IMG_3146

Haruki Murakami – da La fine del mondo e il paese delle meraviglie

ragazza colomba
…Esiste anche questo al mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. E’ una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse nessuno la capirebbe.
Una volta, avevo provato a esprimerla a parole. Ma non ne avevo trovato una che potesse esprimere il mio sentimento ad altri, anzi nemmeno a me stesso, così avevo rinunciato.
E avevo chiuso sia le mie parole, sia il mio cuore.
La tristezza troppo profonda non può prendere la forma delle lacrime.

Lettera di Abram Lincoln all’insegnante di suo figlio

Lincoln

“Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti,
che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;
che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso….
Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce,
e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti….
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri….
Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare…
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando…
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore…
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini,
ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
E’ un così caro ragazzo, mio figlio!
Abraham Lincoln”

Riflessioni – Luis Fernando Verissimo

incontro
Pensandoci bene, in tutto ciò che vediamo, viviamo intensamente, ascoltiamo e pensiamo non esiste una persona giusta per noi. Esiste una persona che, se ti fermi un attimo a pensare, è in realtà la persona sbagliata. Perchè la persona giusta fa tutto giusto, arriva puntuale, dice le cose giuste,…fa le cose giuste… …ma non è che abbiamo sempre bisogno delle cose giuste.
La persona sbagliata ti fa perdere la testa, fare pazzie, scappare il tempo…morire d’amore. Verrà il giorno in cui la persona sbagliata non ti cercherà e sarà proprio in quel momento in cui vi incontrerete che il vostro donarsi l’un l’altra sarà più vero. La persona sbagliata è, in realtà, quello che la gente definisce una persona giusta. Quella persona ti farà piangere, ma un’ora dopo ti asciugherà le lacrime. Quella persona ti farà perdere il sonno, ma ti darà in cambio una notte d’amore indimenticabile. Quella persona forse ti ferisce e dopo ti riempie di gentilezze chiedendo il tuo perdono. Quella persona potrà anche non essere sempre al tuo fianco ma ti penserà in continuazione… E’ bene che ci sia una persona sbagliata per ognuno di noi perchè la vita non è sicura, niente qui è sicuro, quello che è proprio sicuro è che dobbiamo vivere, ogni momento, ogni secondo, amando, sorridendo, piangendo, emozionando, pensando, agendo, desiderando, ottenendo. E solo così è possibile che si arrivi a quel momento della giornata, in cui diciamo: “Grazie a Dio è andato tutto come doveva andare” quando in realtà tutto ciò che Lui vuole è che incontriamo la persona sbagliata, in modo che le cose inizino veramente a funzionare per il verso giusto per noi…