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Nel tuo palmo

bimbaTi ho lasciato andare via
pur continuando a tenerti per mano.
Al “bivio”
non mi sono voltata
volevo…
e non volevo sapere
per quali sentieri ti saresti incamminato!…
Amare e incatenare
non dà la felicità…
Il mio cuore è divenuto più leggero
quando
lasciando andare
anche la tua mano
non ho perso di vista le tue orme,
che parallele si muovevano
verso un “oltre”ed entrambi
non sapevamo quale!
Sentirti libero,
però aveva reso tutto più facile
e camminavi spedito
verso il tuo destino.
Avevo la certezza che ancora
sentivi nel tuo palmo
il calore…della mia mano!

Quelle come me – Alda Merini

mano foglia
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’Anima,
perchè un’anima da sola  è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,
pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano,
tentano di insegnarlo a chi sta sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre,
e quando smettono d’amare è solo perchè
piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio,
perchè la loro voce non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore, perchè sai che ti lasceranno andare senza chiederti nulla.
Quelle come me, amano troppo, pur sapendo che, in cambio,
non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto…
Alda Merini

Benedizione gaelica

lago di garda3
Possano le strade farsi incontro a te
Possa il vento essere alle tue spalle.
Possa il sole splendere caldo sul tuo viso..
Possa la pioggia cadere leggera sui tuoi campi.
E fino a quando non ci rincontreremo,
possa Dio tenerti nel palmo della Sua mano.

Mio Dio prendimi per mano – Hetty Hillesum

cuore mani
Mio Dio, prendimi per mano,
ti seguirò,
non farò troppa resistenza.
Non mi sottrarrò a nessuna delle cose
che mi verranno addosso in questa vita,
cercherò di accettare tutto
e nel modo migliore.
Ma concedimi di tanto in tanto
un breve momento di pace.
Non penserò più nella mia ingenuità,
che un simile momento
debba durare in eterno,
saprò anche accettare
l’irrequietezza e la lotta.
Il calore e la sicurezza mi piacciono,
ma non mi ribellerò se mi toccherà
stare al freddo purchè
tu mi tenga per mano.
Andrò dappertutto allora,
e cercherò di non aver paura.
E dovunque mi troverò,
io cercherò
d’irraggiare un po’ di quell’amore,
di quel vero amore per gli uomini
che mi porto dentro.

Far durare un amore – Anonimo

sabbia mani
Far durare un amore.
Una mamma e un bambino stanno camminando su una spiaggia.
Ad un certo punto il bambino chiede: “Come si fa a mantenere un amore?”
La mamma guarda il figlio e poi gli risponde: “Raccogli un po’ di sabbia e stringi il pugno…”
Il bambino stringe la mano attorno alla sabbia e vede che più stringe più la sabbia gli esce dalla mano.
“Mamma, ma la sabbia scappa!!!”
“Lo so, ora tieni la mano completamente aperta…”
Il bambino ubbidisce, ma una folata di vento porta via la sabbia rimanente.
“Anche così non riesco a tenerla!”
La mamma sempre sorridendo:
“Adesso raccogline un altro po’ e tienila nella mano aperta come se fosse un cucchiaio…
abbastanza chiusa per custodirla e abbastanza aperta per la libertà”:
Il bambino riprova e la sabbia non sfugge dalla mano ed è protetta dal vento.
“Ecco come far durare un amore…”
sabbia

Prendimi la mano – Bruno Ferrero

bimbo per mano
Un papà e il suo bambino camminavano sotto i portici di una via cittadina su cui si affacciavano negozi e grandi magazzini. Il papà portava una borsa di plastica piena di pacchetti e sbuffò, rivolto al bambino. “Ti ho preso la tuta rossa, ti ho preso il robot trasformabile, ti ho preso la bustina dei calciatori…Che cosa devo ancora prenderti?”. “Prendimi la mano”, rispose il bambino.

Un sogno nel sogno – Edgar Allan Poe

sabbia tra le mani
Mi par d’essere
presso il lido fragoroso
d’un agitato mare
e grani di sabbia d’oro
aver nella mano – pochi :
poi tra le dita scivolano
e cadon nell’abisso –
e io piango – piango sempre.
Perchè non riesco, o Dio,
a tenerli stretti nel pugno?
Perchè un solo non posso
salvarne dall’onda spietata?
Tutto che vediamo
o che a noi par di vedere, è un sogno nel sogno.

Ivan S. Turgenev

mendicante

Passeggiavo per la via…Un mendicante un vecchio cencioso mi fermò.
Gli occhi infiammati, lacrimosi, le labbra violacee, le vesti a brandelli, ripugnanti ferite…Oh, come la miseria aveva laidamente conciato quell’essere infelice!
Mi tese una mano rossa, gonfia, sudicia… Con un gesto mi chiese aiuto. Io mi misi a frugare per tutte le tasche…Non avevo nè il portamonete, nè l’orologio, nè il fazzoletto…Non avevo nulla indosso.
E il mendicante se ne stava sempre lì, in attesa…
Tendeva la mano ed era scosso da un tremito lieve.
Turbato, confuso, afferrai, vigorosamente quella mano lurida e tremula…:”Abbi pazienza, fratello; non ho niente, fratello!”
Il mendicante mi guardò con i suoi occhi infiammati; le sue labbra violacee si schiusero e sorrisero, ed egli strinse a sua volta le mie gelide dita.
“Che importa, fratello” mormorò. “Grazie lo stesso anche questa è un elemosina, fratello.”
Io compresi  che anch’io avevo ricevuto un elemosina da quel fratello mio.