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Federica Maneli – Da “storie mai scritte”

IMG_3782… Ero una brava ragazza, di quelle che in giro non ne trovi.
 Mettevo l’anima in tutto ciò che facevo, soprattutto nell’amare le persone.
 Perdonavo sempre e chiedevo scusa sebbene avessi ragione.
 Mi legavo subito alla gente, e quando lo facevo era per sempre.
 Seria, buona, con un cuore immenso.
Poi arrivano le pugnalate.
 La prima e ti rialzi.
 La seconda e ti rialzi.
La terza e ti rialzi. 
La quarta, e inizi ad essere stanca.
 La quinta e inizi a non farcela più. 
Cambi.
 Ti chiudi a riccio per difenderti da un mondo che sa farti solo male. Pungi chiunque si avvicini per proteggere l’ultimo pezzo di cuore rimastoti.
 E vuoi stare sola, senza nulla intorno,tu il mare e il tuo dolore, a chiederti cosa hai sbagliato.
 Cosa peggiore, smetti di amare e di essere quella che sei.
 Smetti di essere.
 Inevitabilmente,cambi.

I tuoi passi …

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Mio caro amico,
è passeggiando sulla spiaggia al sorgere del giorno che ho trovato le orme dei tuoi piedi sulla spiaggia bagnata: erano perfette e suggerivano…i passi compiuti uno dopo l’altro con una cadenza “pacifica”!
Ricordo benissimo che tu amavi il mare, proprio come me, …il mare solitario però…quello delle prime ore del giorno o delle ultime ore della sera: le ore in cui le onde sembrano accarezzare la spiaggia e l’unico rumore è il richiamo dei gabbiani o il fruscio del vento!
Ho messo, amico mio, i miei piedi in quelle orme e mi sei apparso davanti con tutta la tua persona, e così, ancora una volta, hoconstatato che non è la presenza fisica che rende grande ed eterna “un’amicizia”, ma la comunione dei pensieri.
Sono i pensieri che ci rendono vicini anche se separati da monti, colli, o distese oceaniche.
I tuoi passi, quel mattino, si dirigevano verso l’acqua, così mi sono fermato sulla riva nell’attesa, e anche nella speranza, di vederti riemergere da un momento all’altro, ma comunque felice di sapere che mai cesserai di esistere per me, anche se di te mi rimanesse solo…un orma sulla spiaggia!!!
Ti abbraccio……………………………………………………………………………………………………………

Il bambino che scriveva sulla sabbia – Alessandro Bon

sabbia mare
Un bambino tutti i giorni si recava in spiaggia e scriveva sulla spiaggia:”Mamma ti amo”; poi guardava il mare cancellare la scritta e correva via sorridendo.
Un vecchio triste passeggiava tutti i i giorni su quel litorale, e lo vedeva giorno dopo giorno scrivere la stessa frase, e guardare felice il mare portagliela via. Fra sè e sè pensava: “Questi bambini sono così stupidi ed effimeri.”
Un giorno si decise ad avvicinare il bambino, non avrà avuto più di dieci anni e gli chiese: “Ma che senso ha che tu scriva “Mamma ti amo!” sulla sabbia che poi il mare te la porta via?. Diglielo tu che le vuoi bene.”
Il bambino si alzò, e guardando l’ennesima scritta cancellata dall’acqua salata disse al vecchio: “Io non ce l’ho la mamma! Me l’ha portata via Dio come fa il mare con le mie scritte.  Eppure torno qui ogni giorno a ricordare alla mamma e a Dio che non si può cancellare l’amore di un figlio per la propria madre:”
Il vecchio si inginocchiò, e con le lacrime agli occhi scrisse: “Nora. Ti amo!”, era il nome della moglie appena morta. Poi prese il bimbo per mano e assieme guardarono la scritta sparire.
(scritto nel 2009 da Alessandro Bon)

Esisti – Gialal al-Din Rumi

lago verde
Nella generosità e nell’aiuto degli altri sii come un fiume.
Nella compassione e nella grazie sii come il sole.
Nel nascondere le mancanze altrui sii come la notte.
Nell’ira e nella furia sii come la morte.
Nella modestia e nell’umiltà sii come la terra.
Nella tolleranza sii come il mare.
Esisti come sei oppure sii come appari.

Di fronte si stende l’oceano di pace – Tagore

oceano
Di fronte si stende l’oceano di Pace.
O Timoniere, salpa verso l’alto mare,
Tu sarai il mio eterno compagno –
Prendi, o prendimi tra le tue braccia.
La Stella Polare brillerà
illuminando il sentiero verso l’Eternità.
O Dio di Misericordia,
il tuo perdono, la tua pietà
saranno il perenne mio sostegno
nel viaggio ai lidi dell’Eternità.
Possano i legami terreni sciogliersi,
il possente Universo prendermi fra le sue braccia,
ed io venga a conoscere senza timore
il Grande Ignoto.

Un sogno nel sogno – Edgar Allan Poe

sabbia tra le mani
Mi par d’essere
presso il lido fragoroso
d’un agitato mare
e grani di sabbia d’oro
aver nella mano – pochi :
poi tra le dita scivolano
e cadon nell’abisso –
e io piango – piango sempre.
Perchè non riesco, o Dio,
a tenerli stretti nel pugno?
Perchè un solo non posso
salvarne dall’onda spietata?
Tutto che vediamo
o che a noi par di vedere, è un sogno nel sogno.