
Richiesta – Anna Kamienska

Dobbiamo trovare in noi la forza necessaria per affrontare e superare le prove della vita.
La vita può essere paragonata anche ad una gara di wind-surf: le onde sono alte, impetuose e sembrano insuperabili, ma se sali sulla tavola e tieni i piedi fermi, puoi controllare l’onda, la puoi cavalcare e puoi prepararti a prendere un forte respiro, per quando l’onda avrà la meglio su di te. Quello che conta è risalire sempre, non lasciarsi sopraffare, non andare alla deriva e restare o sopra la tavola, o attaccati alla tavola con tutte le forze che abbiamo. Certo il mare subito non sembra tanto amico, ma quando si è sopra la tavola si può guardare il Cielo, e a quel Cielo chiedere di vincere tutte le forze della natura contrarie alla nostra sopravvivenza!
Si sentiva il mare, come slavina continua, tuono incessante di un temporale figlio di chissà che cielo. Non smetteva un attimo. Non conosceva stanchezza. Non conosceva clemenza. Se tu lo guardi te ne accorgi di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni il mare, quando brucia la notte.
Se vuoi costruire una nave non devi prima cosa affaticarti a chiamare la gente a raccogliere la legna e a preparare gli attrezzi: non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro.
Ma invece prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato.
Appena si sarà risvegliata in loro questa sete si metteranno subito al lavoro per costruire la nave.
Antoine de Saint’Exupery