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Saggezza Cherokee

Si narra di un anziano Cherokee seduto davanti al tramonto con suo nipote. “Nonno perchè gli uomini combattono?” L’anziano con gli occhi rivolti verso il sole, calante al giorno, che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma: “ogni uomo prima o poi è chiamato a farlo. Per ogni uomo c’è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perchè lo scontro più feroce è quello che avviene tra due lupi”. “Quali lupi, nonno?” “Quelli che ogni uomo porta dentro di sè.”

Il bambino non riusciva a capire. Attese che il nonno rompesse l’attimo di silenzio che aveva lasciato cadere fra loro, forse per accendere la sua curiosità. Infine, l’anziano che aveva dentro di sè la saggezza del tempo, riprese con il suo tono calmo. “Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo.” L’anziano fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di capire quello che aveva appena detto. “E l’altro?” “L’altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede:” Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità e al suo pensiero. “E quale lupo vince?” L’anziano Cherokee  si girò a guardarlo e gli rispose con occhi puliti. “Quello che nutri di più”

Da “La storia infinita” – Michael Ende

IMG_9948[…]Le passioni umane sono una cosa molto misteriosa[…]
Coloro che ne vengono colpiti non le sanno spiegare, e coloro che non hanno mai provato nulla di simile non le possono comprendere.
Ci sono persone che mettono in gioco la loro esistenza per raggiungere la vetta di una montagna. A nessuno neppure a se stessi, potrebbero realmente spiegare perchè lo fanno. Altri si rovinano per conquistare il cuore di una persona che non ne vuole sapere di loro. E altri ancora vanno in rovina perchè non sanno resistere ai piaceri della gola, o a quelli della bottiglia. Alcuni buttano tutti i loro beni nel gioco, oppure sacrificano ogni cosa per un’idea fissa, che mai potrà diventare realtà. Altri credono di poter essere felici in un luogo diverso da quello dove si trovano e così passano la vita girando il mondo. E altri ancora non trovano pace fino a quando non hanno ottenuto il potere. Insomma ci sono tante e diverse passioni, quante e diverse sono le persone.

La via del silenzio

silenzio

  • Ascolta il silenzio
  • Ascolta l’acqua, il vento, i tuoi passi
  • Nel silenzio accetti e comprendi
  • Nel silenzio accogli tutto
  • Il silenzio è il linguaggio dell’amore
  • Il silenzio è la pace dell’io
  • Il silenzio è musica e armonia
  • Il silenzio è verità e preghiera
  • Nel silenzio incontri il Maestro
  • Nel silenzio respiri Dio

(percorso “la via del silenzio” Isola di San Giulio – lago d’Orta)

Caro Gesù – Zecchino d’oro 1997 M.Piccoli

Caro Gesù

Caro Gesù ti scrivo per chi non ti scrive mai,
per chi ha il cuore sordo bruciato dalla vanità,
per chi tradisce, per quei sogni che non portano a niente,
per chi non capisce questa gioia di sentirti sempre amico e vicino.

Caro Gesù ti scrivo per chi una casa non ce l’ha,
per chi ha lasciato l’Africa lontana e cerca un po’ di solidarietà,
per chi non sa riempire questa vita con l’amore e i fiori del perdono,
per chi crede che sia finita, per chi ha paura del mondo che c’è
e più non crede nell’uomo.

Gesù ti prego vieni a illuminare i nostri cuori soli,
a dare un senso a questi giorni duri,
a camminare insieme a noi.
Vieni a colorare il cielo d’ogni giorno,
a fare il vento più felice intorno,
ad aiutare chi non ce la fa.

Caro Gesù ti scrivo perché non ne posso più
di quelli che sanno tutto e in questo tutto non ci sei tu,
perchè voglio che ci sia più amore per quei fratelli che non hanno niente,
e che la pace, come il grano al sole, cresca e poi diventi pane d’oro
di tutta la gente.

Gesù ti prego ancora:
vieni a illuminare i nostri cuori soli,
a dare un senso ai giorni vuoti e amari
a camminare insieme a noi…

Signore vieni!

 

da Lettera a mio figlio sulla felicità – Sergio Bambarèn

Pear flowers2“Allora compresi una cosa molto importante: il dolore fa parte della vita. La disperazione fa parte della vita. A volte anche toccare il fondo fa parte della vita. Ma non è assolutamente la fine. E’ solo l’inizio di qualcosa di più grande, qualcosa in grado di arricchire il tuo spirito molto di più di ogni altra esperienza vissuta fino a quel momento. Così come la nostra età non è altro che uno scherzo del tempo, allo stesso modo il dolore non è altro che un aspetto della vita. Non mi stancherò mai di ribadirlo: la felicità e la pace spirituale si possono raggiungere, sempre, non importa quanto ci si senta profondamente perduti, perchè il tempo guarisce ogni cosa. Certo, occorre essere pazienti. Niente accade in un battito di ciglia , o dalla sera alla mattina: anzi succede proprio quando meno te lo aspetti, e porta con sè un effetto straordinario: smetti di combattere contro il tuo destino: accetta l’esistenza per ciò che è, e invece di continuare a lottare per raggiungere i tuoi obiettivi, cedi semplicemente il timone alla vita, perchè sia lei a guidarti verso la meta. Comincia a vivere un giorno alla volta. La sconfitta completa è l’accettazione della propria realtà: ecco il punto di partenza per costruirsi un’esistenza ricca dal punto di vista spirituale. Un’esistenza che ti permetterà di godere tutte le cose belle che hai, e di cominciare a recuperare quelle che sono recuperabili. Quando imparerai ad accettarti per come sei, allora e solo allora ti sentirai rinato. Affronta le normali difficoltà come normali scalini del sentiero verso la pace. Accetta questo mondo, a volte doloroso, per come è, e non per come lo vorresti, fiducioso che Dio – o come tu vorrai chiamarlo – si farà carico di tutto se ti arrenderai alla Sua volontà. Così non soltanto sarai felice in questa vita, ma straordinariamente ed eternamente felice nella prossima”

L’ascolto del cuore

conchiglia spiaggia
L’ascolto del cuore nasce dalla finezza dell’anima. Essa quando è raffinata è capace di ascoltare tutte le creature e, per assurdo, anche le cose. Così nella quotidianità e nello scorrere a volte banale del tempo il cuore sa prestare il suo orecchio a ciò che accade attorno ad esso.
E’ il cuore che sa riconoscere negli scricchiolii della casa i turbamenti dei suoi occupanti e le mutazioni avvenute nelle loro vite. Esso sa quando in una casa, pur divenuta deserta c’è ancora vita, perchè la persona che si aggira tra le sue mura ha saputo trasformare quella visibile deserta solitudine in una nuova realtà dove la pienezza non è più fisica, ma è divenuta spirituale, perchè tutte le persone che tra quelle mura hanno ricevuto amore, anche se ora sono altrove hanno comunque lasciato un loro segno…e il “cuore in ascolto” sa trasformare questo segno, forse piccolo e invisibile ai più, in un seme di vita nuova dove i ricordi non sono più cicatrici brucianti, ma teneri germogli, che sapranno dare…fiori di pace e frutti di speranza.

 

Vale quel prezzo – Olivier Clement

libro

Abba Atanasio aveva copiato su una bellissima pergamena che valeva diciotto monete d’oro, tutto l’Antico e il Nuovo Testamento.
Un giorno un fratello venne a trovarlo, e vedendo il libro se lo portò via. Quel giorno stesso, abba Atanasio volle leggerlo, si accorse che era sparito, e capì che il fratello l’aveva preso. Ma non mandò nessuno a interrogarlo, per paura che aggiungesse al furto la menzogna.
Ora, quel fratello si recò alla città vicina per vendere il libro, e ne chiese sedici monete d’oro. Il compratore gli disse:”Lasciamelo, perché io possa vedere se vale questo prezzo”. E il compratore lo portò a Sant’Atanasio dicendogli:”Padre, guarda per favore questo libro e dimmi se credi che io debba comprarlo per sedici monete d’oro. E’ questo il suo valore?” Abba Atanasio rispose: “Sì, è un bel libro, vale quel prezzo”: Il compratore tornò a cercare il fratello e gli disse: “Ecco il tuo denaro. Ho mostrato il libro ad abba Atanasio che l’ha trovato molto bello, e stima che valga almeno sedici monete d’oro”. Il fratello domandò:”E’ tutto quello che ha detto?? Non ha fatto altre osservazioni??” “No”, rispose il compratore, “neppure una parola”. “Ebbene”, disse il fratello, “ho cambiato idea, non voglio più vendere questo libro”. Poi andò in tutta fretta da abba Atanasio e lo supplicò piangendo di riprendere il suo libro. Ma l’abba rifiutò dicendo: “Va’ in pace, te lo regalo”: Ma il fratello rispose: “Se tu non lo riprendi, non avrò mai più pace”: E il fratello passò con abba Atanasio il resto della sua vita.

(Alle fonti con i padri)

In un barattolo di vetro – Emily Schenker

barattoloIn un barattolo di vetro
ho rinchiuso i giorni da ricordare,
in una bottiglia scura,
le ore d’ansia e le sere di lacrime.
In una valigia,
i rancori,
i conti in sospeso,
le paure e le vigliaccherie.
Per i miei capricci,
gli errori e le cattiverie,
ho dovuto cercare un baule,
di quelli grandi,
per le coperte e i vestiti pesanti.
Voglio fare
il cambio di stagione
Voglio mettere ordine, Signore.
Ma il vetro si incrina,
la tela si strappa,
il legno
si screpola.
Non c’è chiusura ermetica,
serratura o chiavistello
che possano reggere alla realtà.
Tutto, di nuovo, si confonde:
i dubbi macchiano la fede,
la malinconia scolora la speranza,
i peccati corrodono la carità.
Da sola non ci riesco, Signore.
Aiutami tu,
che mi conosci come nessun altro,
che sei l’autore della mia biografia,
che mi hai voluta fin dall’eternità.
Riordinami, Signore.
In te solo,
posso trovare la mia pace.

Se non ti troverò

tramonto piccioni
Se non ti troverò
prima dell’alba
non darò pace
alla mia anima!
Non posso solo
continuare a sognarti…
ho bisogno di incrociare
il tuo sguardo
e affogare
nel tuo sorriso!
Se non ti troverò
prima dell’alba
sarà ramingo
il mio cuore
e ancora
ad ogni tramonto
andrà cercando
ciò che nel sogno
è inafferrabile:
il tuo passo e
la tua voce sommessa