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datemi … di Pino Tombolato

Datemi un raggio di sole chiaro
per poi portarlo dove c’è il buio.
Datemi un soffio di cielo azzurro
per poi donarlo a chi non lo vede …

Ed un sorriso da far volare
sopra il visetto di ogni bambino.
Datemi un cuore sempre più grande
perché io possa donare amore.

Datemi tutto ciò che volete
io sono qui con le braccia aperte
e con la gioia dentro il mio cuore
trasformerei ogni cosa in amore.

Niente è più bello di stare insieme
e con dolcezza volersi bene
e il nostro canto vola lontano
per dare a tutti serenità.

Datemi un pianto da consolare
ed una lacrima da asciugare.
Datemi un sogno da realizzare
per poi donarlo a chi l’ha perduto.

E se un bambino non ha un sorriso
io sono qui per dargli coraggio.
Datemi pure un viso un po’ stanco
per trasformarlo in felicità.

Datemi tutto ciò che volete …

S. Nelli

20140913-234609.jpgSai un giorno sarai felice e ti guarderai indietro.
Quasi non ci crederai nel renderti conto che milioni di cose che pensavi fossero insuperabili adesso ti fanno sorridere.
E sì, sei riuscita ad andare avanti, con grande dignità hai lottato, hai pianto quasi orgogliosa delle lacrime.
Hai varcato porte, abbattuto muri e risanato ferite, ed eccoti là adesso, a guardare tutto questo dietro te con uno splendido sorriso.

 

Ho scelto te – Anonimo

20140814-092818.jpgHo comunque sempre scelto te. Ti ho scelto anche con la distanza di mezzo, con la paura di non vederti. Ho sempre scelto te, perché nessuno è in grado di essere al tuo livello. Ho sempre scelto te perché il tuo sorriso non riesco a trovarlo sul volto di nessun altro.

 

Monologo a me stessa – Mirella Narducci

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Ho imparato ad essere bella
anche ora che il tempo vola.
Ingaggio battaglie con i nemici
che mi porto dentro, ossessivi
mi vogliono succube, mi coprono
di mutilazioni mentali eppure sapevo parlare d’amore…
Tutte le mie poesie hanno portato
sugli altari la passione, l’ardore
ho toccato con delicatezza i cuori
degli uomini e loro mi hanno imbastito
vestiti di solitudini.
Ho sentito rabbia e paura, ho piegato
il dolore, l’ho nascosto in un cassetto,
per timore, per difesa.
Mi sono specchiata e mi sono sentita ancora
bella, questa è la forza per non arrendermi:
il mio sorriso.

Le persone preziose – Massimo Bisotti

Le persone più preziose nella nostra vita sono quelle che vengono in mente all’improvviso, quelle che lasciano tracce invisibili, ma indistruttibili.
Non importano i tempi e i modi in cui ci sono passate accanto.
Resteranno perchè assumono le sembianze di alcuni preziosi dettagli della vita: una canzone, un paesaggio, un regalo pensato, un soffio di vento, il desiderio di un bacio, la curva di un sorriso condiviso.
Quell’insieme di piccole attenzioni che nel silenzio di un tramonto ha la luna per il mare.

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Se non ti troverò

tramonto piccioni
Se non ti troverò
prima dell’alba
non darò pace
alla mia anima!
Non posso solo
continuare a sognarti…
ho bisogno di incrociare
il tuo sguardo
e affogare
nel tuo sorriso!
Se non ti troverò
prima dell’alba
sarà ramingo
il mio cuore
e ancora
ad ogni tramonto
andrà cercando
ciò che nel sogno
è inafferrabile:
il tuo passo e
la tua voce sommessa

Due blocchi di ghiaccio – Bruno Ferrero

blocchi ghiaccio

C’erano una volta due blocchi di ghiaccio. Si erano formati durante il lungo inverno, all’interno di una grotta di tronchi, rocce e sterpaglie in mezzo ad un bosco sulle pendici di un monte.
Si fronteggiavano con ostentata reciproca indifferenza. I loro rapporti erano di una certa freddezza.
Qualche “buongiorno”, qualche “buonasera”. Niente di più. Non riuscivano cioè a “rompere il ghiaccio”.
Ognuno pensava dell’altro:”Potrebbe anche venirmi incontro”.
Ma i blocchi di ghiaccio, da soli, non possono nè andare nè venire. Ma non succedeva niente e ogni blocco di ghiaccio si chiudeva ancora di più in se stesso.
Nella grotta viveva un tasso. Un giorno sbottò:”Peccato che ve ne dobbiate stare qui. E’ una magnifica giornata di sole!”.
I due blocchi di ghiaccio scricchiolarono penosamente. Fin da piccoli avevano appreso che il sole era il grande pericolo.
Sorprendentemente quella volta, uno dei due blocchi di ghiaccio chiese:”Com’è il sole?”.
“E’ meraviglioso, è la vita!” rispose il tasso.
“Puoi aprirci un buco nel tetto della tana… Vorrei vedere il sole…” disse l’altro.
Il tasso non se lo fece ripetere. Aprì uno squarcio nell’intrico delle radici e la luce calda e dolce del sole entrò come un fiotto dorato.
Dopo qualche mese, un mezzodì, mentre il sole intiepidiva l’aria, uno dei blocchi si accorse che poteva fondere un po’ e liquefarsi diventando un limpido rivolo d’acqua. Si sentiva diverso, non era più lo stesso blocco di ghiaccio di prima.
Anche l’altro fece la stessa meravigliosa scoperta. Giorno dopo giorno, dai blocchi di ghiaccio sgorgavano due ruscelli d’acqua che scorrevano all’imboccatura della grotta e, dopo poco, si fondevano insieme formando un laghetto cristallino, che rifletteva il colore del cielo.
I due blocchi di ghiaccio sentivano ancora la loro freddezza, ma anche la loro fragilità e la loro solitudine, la preoccupazione e l’insicurezza comuni. Scoprirono di essere fatti allo stesso modo e di aver bisogno in realtà l’uno dell’altro.
Arrivarono due cardellini e un’allodola e si dissetarono. Gli insetti vennero a ronzare intorno al laghetto, uno scoiattolo dalla lunga coda morbida ci fece il bagno. E in tutta questa felicità si rispecchiavano i due blocchi di ghiaccio che ora avevano trovato un cuore.
A volte basta solo un raggio di sole. Una parola gentile. Un saluto. Una carezza. Un sorriso. Ci vuole così poco a fare felici quelli che ci stanno accanto. Allora, perchè non lo facciamo?  Bruno Ferrero (A volte basta un raggio di sole)

Se sapessi – Ignoto

nuvola cuore

Se sapessi che è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti,ti rimboccherei meglio le coperte, e
chiederei a Dio di vegliare sulla tua anima.

Se sapessi che è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta,
ti abbraccerei e ti bacerei
per poi richiamarti per un altro bacio ancora.

Se sapessi che è l’ultima volta che sento la tua voce,
registrerei ogni gesto e ogni parola,
così da poterli rivedere, giorno dopo giorno.

Se sapessi che è l’ultima volta in cui posso fermarmi un istante per dirti
“ti voglio bene”
invece di dare per scontato che lo sai che ti voglio bene,te lo ripeterei e ripeterei all’infinito.

Se sapessi che è l’ultima volta che posso essere lì,
per passare una giornata con te,
al posto di pensare che ho tempo domani per farlo,
trascorrerei con te ogni secondo di respiro.

Ci sarà una mattina in cui commetteremo degli errori e
in cui avremo bisognodi una seconda possibilità per mettere a posto le cose.

Ci sarà sempre un altro giorno per dire“Ti voglio bene” e
ci sarà sempre un’altra possibilità per chiedere
“Posso fare qualcosa per te?”

Ma nel caso avessi torto
e ci fosse rimasto solo oggi
Vorrei dirti che Ti voglio bene e spero
non ci dimenticheremo mai.

Il domani non è stato promesso a nessuno,
giovane o vecchio che sia, e
oggi potrebbe essere l’ultima possibilitàche abbiamo per tenerci stretta la vita.

Così, perché oggi non fai quello che rimandi a domani?
Per qualcuno il domani non arriverà.

Ti pentirai profondamente di non esserti preso il tempo
per un sorriso, un abbraccio o un bacio
e di essere stato troppo occupato
per offrire a qualcuno quello che poi avrebbe espresso come ultimo desiderio.

Ricordati dei tuoi cari oggi e sussurragli nell’orecchio,
dì loro quanto li ami e
quanto li amerai sempre.

Prenditi il tempo per dire “Mi dispiace”, “Ti prego ascoltami”, “Grazie”, o
“È tutto a posto” e se non ci sarà nessun domani
non rimpiangerai niente di ciò che potevi fare oggi!