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L’oasi

sabbia deserto
Uomini, donne, bambini, siamo una umanità che avanza in un deserto con poche oasi e molte “tempeste di sabbia”; è nelle oasi che facciamo gli incontri più interessanti e che fissiamo nei nostri occhi i volti di alcune persone che durante il percorso della vita non dimenticheremo mai, ma è alle tempeste di sabbia che dobbiamo la loro perdita, perchè tutto diventa confuso e nebuloso e improvvisamente ci ritroviamo soli, o accanto a persone che non ci interessano e con le quali dobbiamo camminare lo stesso, perchè magari sono più illuminati di noi, e riescono a non perdere la strada per giungere alla successiva oasi.
Il segreto sta, comunque, nel continuare ad andare, senza pause, senza cedimenti, senza perplessità, solo così possiamo  arrivare nell’oasi successiva e incontrare nuovamente la persona che ci aveva così profondamente colpito nella tappa precedente. Molti si fermano spossati e si adagiano sulla sabbia, senza più voglia di muoversi, altri vagano sperduti nella tempesta di sabbia girando continuamente su se stessi, ma quelli che non si arrendono… quelli, continuano a camminare, non si fermano mai, tengono lo sguardo fisso davanti a sé, perché hanno nel cuore un fuoco che non si spegne e quel fuoco li tiene accesi, vivi, seppure prostrati, assetati, sfiniti.
E’ quel fuoco, acceso da quel volto iniziale, che li condurrà appagati all’ultima meta: l’oasi finale, dove il deserto rimarrà solo uno sbiadito ricordo!

Amicizia: un canto nel cuore

stagno
Sapere di avere un amico ci fa iniziare ogni giorno con un “canto nel cuore”, ci risvegliamo ai piedi di una sorgente dove la luce del mattino filtra tra le fronde, e lo scrosciare dell’acqua accompagna la  “rinascita”, quell’acqua nella quale possiamo rispecchiarci e che  restituisce non l’immagine del nostro volto, ma quella del ” sorriso amico”: luminoso, franco, amico, schietto!
Ed è con quest’immagine che comincia il nostro “viaggio nel tempo”, dove incontreremo volti, ascolteremo parole, punteremo i nostri occhi in altri occhi, ritrovando in essi quella luce che è la nostra amicizia: dono di Dio alla nostra vita!
Amicizia che è capace di fare di noi dispensatori di pace, di serenità, di speranza, perchè è solo il cuore abitato…il cuore dove è scritto un nome…il cuore dove è impresso un volto…, che può dire ad altri cuori: “Credete, amate, gioite, l’amicizia farà di voi persone nuove, doni di Dio al prossimo.”,
Questo nostro tempo, è abitato da uomini e donne che non sanno più abbracciarsi, ma creano distanze dai loro simili, che non sono solo “muri di pietra”, ma “baluardi interiori di diffidenza” e così vagano in cerca di quell’acqua che sa dissetare, quella sorgente cristallina che si offre solo…”ad anime spoglie e disarmate!”