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Le persone preziose – Massimo Bisotti

Le persone più preziose nella nostra vita sono quelle che vengono in mente all’improvviso, quelle che lasciano tracce invisibili, ma indistruttibili.
Non importano i tempi e i modi in cui ci sono passate accanto.
Resteranno perchè assumono le sembianze di alcuni preziosi dettagli della vita: una canzone, un paesaggio, un regalo pensato, un soffio di vento, il desiderio di un bacio, la curva di un sorriso condiviso.
Quell’insieme di piccole attenzioni che nel silenzio di un tramonto ha la luna per il mare.

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Ora volerai – Louis Sepulveda

arcobalenoOra volerai, Fortunata.
Respira.
Senti la pioggia.
E’ acqua.
Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi
si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si
chiama sole ed arriva sempre come ricompensa dopo la pioggia.
Apri le ali…
Ora volerai.
Il cielo sarà tutto tuo.

Romano Battaglia – Da “La capanna incantata”

albero cuore infranto

Credevo che un grande amore non morisse mai, immaginavo che fosse come un albero pronto a sfidare qualsiasi tempesta e soprattutto il tempo. Invece mi sono accorto che non è così perchè anche un grande albero può perdere lentamente i suoi rami e diventare secco. Quando lo tagliano, appaiono all’interno tanti segni. Sono i segni nascosti del tempo, delle passioni e dei dolori che non si possono vedere prima. E allora ti domandi il perchè, se l’albero è stato bagnato, se è stato bagnato quando era il tempo.
Ti passano per la testa mille pensieri e vorresti sapere se quell’amore era veramente grande come l’albero oppure era una specie d’amore come ce ne sono tanti.
I grandi amori non muoiono per un colpo di vento o per un poco di acqua in meno.
Muoiono se li fai morire dentro e non finiscono se hai dato loro tanto, sino a logorarti il cuore.

Benedizione gaelica

lago di garda3
Possano le strade farsi incontro a te
Possa il vento essere alle tue spalle.
Possa il sole splendere caldo sul tuo viso..
Possa la pioggia cadere leggera sui tuoi campi.
E fino a quando non ci rincontreremo,
possa Dio tenerti nel palmo della Sua mano.

Tempesta di sabbia – Haruki Murakami

leone sabbia
Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infine volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell’alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E’ qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l’altro. Non troverai sole né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia.
E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. E’ una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi.[…]
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia. (“Kafka sulla spiaggia“)

Non chiedere – Jacques Prévert

amore

Non chiedere alla foglia di non muoversi,
non può, c’è il vento.
Non chiedere al sole di rimanere immobile,
non può, c’è la notte.
Non chiedere all’uomo di vivere in eterno,
non può, c’è la morte.
Non chiedermi di non amarti,
non posso, ci sei tu.

Le nuvole – Elsa Morante

nuvole sole
Le nuvole rotte e inseguite correvano alla deriva nell’avanzata di un vento rinfrescante che sembrava spalancare le strade e i viali.
Era come se al suo passaggio delle porte immense si aprissero sbattendo per tutto lo spazio e fino oltre il cielo.
Non sempre le nuvole offuscano il cielo: a volte lo illuminano, dipende dal loro movimento e dal loro peso. La zona del sole era, tutta libera, e il suo riverbero scavava nelle nuvole più vicine precipizi e grotte di luce, che poi si rompevano percosse da nuove ondate.