Ho imparato a non avere bisogno di nessuno nella vita.
C’era un tempo in cui adoravo te e tutto ciò che facevi. Io e te eravamo IO e TE e non ci sono parole per spiegarlo. Ora guardo le tue foto e mi chiedo tu chi sia…Non ricordo più cosa ti piace mangiare, bere, le tue canzoni preferite…tutti questi anni a chiedermi se andassi veramente bene per te, a rincorrerti.
Ho imparato a non aver bisogno di nessuno nella vita, e se oggi sono la persona che sono lo devo solo a me stessa. Non so più nemmeno come si pronuncia il tuo nome. Anni di silenzi. Eppure non riesco ad odiarti. Io non te ne voglio, ma non te ne volere tu…
Perchè chi ama resta fino all’ultimo brandello d’Amore…. (Mina)
Sai vivere quando… pur vivendo in questo mondo complicato resti semplice. Pur vivendo in questo mondo ingiusto resti giusto. Pur vivendo in questo mondo disonesto resti onesto. Pur vivendo in questo mondo falso resti autentico. Pur vivendo in questo mondo sporco resti pulito. Ma soprattutto sai vivere quando…pur vivendo in questo mondo con poco amore riesci ad amare, ma ancor di più sai vivere se, nonostante tutto, amerai lo stesso questo mondo.
Una volta chiesi a un vecchio: “Che cosa é più importante amare o essere amati?”
Egli rispose: “Che cosa é più importante per un uccello, l’ala destra o l’ala sinistra?”
E l’amore guardò il tempo e rise,
perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno
e di rifiorire la sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò
in un angolo del cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito.
Il tempo moriva e lui restava…
(Luigi Pirandello)
Non chiamare amore
la somma dei tuoi ragionamenti
e processi razionali
se non ti sconvolge,
se non ti confonde,
se non ti fa perdere
il lume oscuro della ragione
non chiamarlo Amore.
(A.Knut Hansen)
Ho comunque sempre scelto te. Ti ho scelto anche con la distanza di mezzo, con la paura di non vederti. Ho sempre scelto te, perché nessuno è in grado di essere al tuo livello. Ho sempre scelto te perché il tuo sorriso non riesco a trovarlo sul volto di nessun altro.
Ogni donna si merita un uomo
che diventi il suo elastico,
che si tenda per raggiungerla
e poi si fermi a guardarla vivere libera.
Il punto massimo dell’amore è questo, l’ho sempre pensato.
Se vuoi davvero una donna non la dimentichi, non ti arrendi
e fai di tutto per la sua felicità.
Non esistono valanghe di scuse
nè distanze insormontabili. Non ti basterà più il resto,
pur avendo un’ampia libertà di scelta.
Ogni donna merita un uomo che le dica ciò che ti sto dicendo adesso:
“Voglio te perchè senza di te non mi basta più niente.” (Massimo Bisotti)
Quando ti manca qualcuno,
puoi anche cercare di tenerti occupato
tanto da non avere tempo per pensarci.
Ma poi basta che ti fermi un attimo
e lo senti subito quel vuoto.
Perché gli impegni possono anche
riempirti la testa,
ma solo le persone
possono riempirti il cuore.
(A. Curnetta)
… Il brutto dei cuori spezzati è questo: che non ci puoi buttare sopra l’acqua ossigenata e soffiare mentre le bollicine camminano sulla ferita, che puoi solo tenerti i cocci. E non ci stanno operazioni e non ci stanno medicine che li possono rimettere insieme, te lo devi tenere così il tuo cuore, rotto.
Cambiare posto al cuore con il cervello. Impara a pensare con il cuore e ad amare con la testa. Pensare con il cuore ti costringe ad agire con amore. E ogni cosa da amare facendolo con la testa, ti costringe ad amare nel modo giusto. Amare con la testa non vuol dire essere razionali, ma vuol dire coltivare un’educazione al sentimento che non sarà mai distruttivo. (Fabio Volo)
L’amore è un palazzo con tante stanze e tanti piani. Ad ogni età se ne visita uno e si pensa che quello sia il definitivo. Poi, capito che le pareti, in effetti, sono strette, sono, col tempo diverse ai nostri occhi diventati intanto più aperti alla luce, si cerca di curiosare nell’altra stanza, di entrarci ad abitare, di sistemarci in quella ideale che sappia contenere le nostre forme nuove, la nostra nuova capacità di fare esperienze,e di donare e ricevere. Ecco, forse l’amore è la stanza giusta, piena di reciprocità, che man mano si sviluppa con noi stessi, una stanza resistente al tempo e alle difficoltà. E’ il luogo dove si ascolta, si è ascoltati, dove una mano stringe l’altra, conforta. Dove capiamo che siamo cresciuti, quindi, non è più necessario il superfluo, ma tutto si riempie di complicità, dove persino le parole non sono necessarie, perchè l’aria che si respira è densa di spirito forte.. In questa stanza i temporali non danneggiano le fondamenta, non rovinano le pareti. Perchè, nel viaggio, per arrivarci, abbiamo trovato l’essenziale. E questo credo sia l’amore. Stanza difficile da trovare se non abbiamo abbandonato i sogni dell’infanzia e se non abbiamo imparato ad avere senso di realtà: ossia, che siamo umani, imperfetti, e che una parte di noi, anche nella reciprocità più totale, non potrà mai essere compresa. Perchè quella parte ci appartiene e non è colpa di nessuno se non realizza in pieno i nostri bisogni profondi. L’amore è resa, è speranza, è accettazione dei limiti.
(Frammenti di un discorso amoroso Roland Barthes)
Uno dei miei messaggi fondamentali è non sfruttate mai l’amore. Se qualcuno vi ama non introducete nessuna condizione. Se amate qualcuno non storpiatelo. Lascia che il tuo amore si espanda, dona all’altro più spazio di quanto ne abbia mai avuto quando era solo. Nutritelo, ma non avvelenate il suo nutrimento, non possedetelo. Lasciate che sia libero, più libero di quanto non sia mai stato. In questo caso l’amore crescerà in una profonda intimità. Quando l’amore porta con sé la libertà, scende a profondità maggiori. Quando l’amore fa sentire l’altro rispettato, non umiliato, non distrutto ma sostenuto, quando l’amore ci fa sentire nutriti, liberi, allora scende a profondità maggiori. In questo caso diventa preghiera. Diventa l’esperienza più elevata, suprema della vita. (Osho)
Non sono riuscito ad averti vicino ma questo non significa non averti dentro. Sai cosa sarò io per te? Sarò sempre quel piccolissimo particolare che ogni tanto scorgerai nell’aria, nelle cose che guardi, nella loro bellezza, quel dettaglio emotivo che ti viene incontro. L’attimo che ti innamora l’anima per l’inquadratura di un tramonto, unico, imprevisto, che torna in mente all’ improvviso. Il diversivo, il tempo di un sorriso quasi inatteso che ti confonde i respiri, il deja vu, la sponda di un sogno. Le storie finiscono mentre quel piccolo particolare, quel quasi niente, mi farà restare con te per sempre. (Massimo Bisotti)
Mi sono messa a immaginare come mi sarebbe piaciuto vivere quel momento. Mi sarebbe piaciuto essere piena di gioia, curiosa, felice. Vivere intensamente ogni istante, dissetarmi con l’acqua della vita. Avere di nuovo fiducia nei sogni. Essere capace di lottare per ciò che desideravo. Avere un uomo che mi amava.
Si, era davvero questa la donna che avrei voluto essere e che, all’improvviso, compariva e si trasformava in me.
Ho sentito la mia anima inondata della luce di un Dio, o di una Dea, in cui non credevo più. E ho percepito che, in quel momento, l’Altra abbandonava il mio corpo e si sedeva in un angolo della piccola camera. Io guardavo la donna che ero stata sino ad allora: era debole, ma fingeva di essere forte. Aveva paura di tutto, ma diceva a se stessa che non si trattava di paura, bensì della saggezza di chi conosce la realtà. Costruiva pareti intorno alle finestre da cui penetrava la gioia del sole, affinché i suoi mobili non si sbiadissero.
Ho visto l’Altra seduta nell’angolo della camera, fragile, stanca, delusa. Controllava e schiavizzava quello che avrebbe dovuto essere sempre libero: i sentimenti. Tentava di giudicare l’amore futuro in base alla sofferenza passata.
L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo. L’amore può condurci all’inferno o al paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo. È necessario accettarlo, perché esso è ciò che alimenta la nostra esistenza. Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell’albero della vita carichi di frutti: non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli. È necessario cercare l’amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e tristezza.
Perché, nel momento in cui partiamo in cerca dell’amore, anche l’amore muove per venirci incontro. E ci salva.
Amore. Che cosa ho imparato sull’amore? Quello che ho imparato sull’amore è che l’amore esiste. O forse, più semplicemente, quello che ho imparato e imparo sull’amore è quello che racconto nei miei film, in tutti i miei film. E cioè che non dimentichiamo mai le persone che abbiamo amato, perchè rimangono sempre con noi; qualcosa le lega a noi in modo indissolubile anche se non ci sono più.
Ho imparato che ci sono amori impossibili, amori incompiuti, amori che potevano essere e che non sono stati. Ho imparato che è meglio una scia bruciante, anche se lascia una cicatrice: meglio l’incendio che un cuore d’inverno. Ho imparato, e in questo ha ragione mia madre, che è possibile amare due persone contemporaneamente. A volte succede: ed è inutile resistere, negare, o combattere.
Ho imparato che l’amore non è solo sesso: è molto, molto di più. Ho imparato che l’amore non sa nè leggere nè scrivere. Che nei sentimenti siamo guidati da leggi misteriose, forse il destino o forse un miraggio, comunque qualcosa di imperscrutabile e inspiegabile. Perchè, in fondo, non esiste mai un motivo per cui ti innamori. Succede e basta. E’ un entrare nel mistero: bisogna superare il confine, varcare la soglia. E cercare di rimanerci in questo mistero, il più a lungo possibile. (Ferzan Ozpetek)
Quando ti chiedi cos’è l’amore,
immagina due mani ardenti
che si incontrano,
due sguardi perduti l’uno nell’altro,
due cuori che tremano
di fronte all’immensità di un sentimento,
e poche parole
per rendere eterno un istante.
(Alan Douar)
Cos’è che rende un uomo grande, ammirato dal creato, gradevole agli occhi di Dio?
Cos’è che rende un uomo forte, più forte del mondo intero; cos’è che lo rende debole, più debole di un bambino?
Cos’è che rende un uomo saldo, più saldo della roccia; cos’è che lo rende molle, più molle della cera?
È l’amore!
Cos’è che è più vecchio di tutto? È l’amore.
Cos’è che sopravvive a tutto? È l’amore.
Cos’è che non può essere tolto, ma toglie lui stesso tutto? È l’amore.
Cos’è che non può essere dato, ma dà lui stesso tutto? È l’amore.
Cos’è che sussiste, quando tutto frana? È l’amore.
Cos’è che consola, quando ogni consolazione viene meno? È l’amore.
Cos’è che dura, quando tutto subisce una trasformazione? È l’amore.
Cos’è che rimane, quando viene abolito l’imperfetto? È l’amore.
Cos’è che testimonia, quando tace la profezia? È l’amore.
Cos’è che non scompare, quando cessa la visione? È l’amore.
Cos’è che chiarisce, quando ha fine il discorso oscuro? È l’amore.
Cos’è che dà benedizione all’abbondanza del dono? È l’amore.
Cos’è che dà energia al discorso degli angeli? È l’amore.
Cos’è che fa abbondante l’offerta della vedova? È l’amore.
Cos’è che rende saggio il discorso del semplice? È l’amore.
Cos’è che non muta mai, anche se tutto muta?
È l’amore, e amore è solo quello che mai si muta in qualcos’altro.
(Soren Kierkegaard)
Se ami saprai che tutto inizia e tutto finisce e che c’è un momento per l’inizio e un momento per la fine e questo non crea una ferita. Non rimani ferito, sai che quella stagione è finita. Non ti disperi riesci a comprendere e ringrazi l’altro: ” Mi hai dato tanti bei doni, mi hai donato nuove visioni della vita, hai aperto finestre nuove che non avrei mai scoperto da solo. Adesso è arrivato il momento di separarci, le nostre strade si dividono”. Non con rabbia, non con risentimento, senza lamentele e con infinita gratitudine, con grande amore, con il cuore colmo di riconoscenza. Se sai come amare, saprai come separarti. (Osho)
…Esiste anche questo al mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. E’ una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse nessuno la capirebbe.
Una volta, avevo provato a esprimerla a parole. Ma non ne avevo trovato una che potesse esprimere il mio sentimento ad altri, anzi nemmeno a me stesso, così avevo rinunciato.
E avevo chiuso sia le mie parole, sia il mio cuore.
La tristezza troppo profonda non può prendere la forma delle lacrime.
L’amore non è un bisogno, ma un traboccare…L’amore è un lusso. E’ abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare; che qualcuno ascolti o no è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza. (Osho)
Non chiedere alla foglia di non muoversi,
non può, c’è il vento.
Non chiedere al sole di rimanere immobile,
non può, c’è la notte.
Non chiedere all’uomo di vivere in eterno,
non può, c’è la morte.
Non chiedermi di non amarti,
non posso, ci sei tu.
(Jacques Prévert)
Innamorarsi di qualcuno è tra le cose più splendide e improvvise di questa terra. Succede sempre così, per caso, per destino, mai per forza. Succede e basta, perchè non ci si può impegnare ad essere innamorati, come non ci si può imporre la volontà di farlo. Succede e basta, comincia la magia, il desiderio costante e incessante di possedere quella bacchetta magica, succede e basta, con le persone meno indicate, con quelle che guardi una volta e credi che con loro non avrai mai nulla a che fare, con quelle che si presentano quando tutto ti aspetti tranne che loro. Sono le situazioni che fanno le esperienze, frammenti di episodi che accadono oppure no, emozioni che finiscono, iniziano, si nascondono, birichine e dispettose, e danno spazio a nuove storie. Succede e basta, come quelle accelerate di cuore che arrivano vedendo lei. Sono innamorato? Sì è successo di nuovo.
(Oceano mare - Alessandro Baricco))
Se un piatto o un bicchiere cadono a terra senti un rumore fragoroso.
Lo stesso succede se una finestra sbatte, se si rompe la gamba di un tavolo o se un quadro si stacca dalla parete.
Ma il cuore, quando si spezza, lo fa in assoluto silenzio.
Data la sua importanza, ti verrebbe da pensare che faccia uno dei rumori più forti del mondo, o persino che produca una sorta di suono cerimonioso, come l’eco di un cembalo o il rintocco di una campana.
Invece è silenzioso, e tu arrivi a desiderare un suono che ti distragga dal dolore.
Se rumore c’è, è interno.
Un urlo che nessuno all’infuori di te può sentire.
Un boato così forte che le orecchie rintronano e la testa fa male.
Si dimena nel petto come un grande squalo bianco intrappolato nel mare; ruggisce come la mamma orsa a cui è stato rapito il cucciolo.
Ecco cosa sembra e che rumore fa.
E’ un enorme bestia intrappolata che si agita, presa dal panico; e grida come un prigioniero davanti ai propri sentimenti.
L’amore è così… nessuno ne è indenne.
E’ selvaggio, infiammato come una ferita aperta esposta all’acqua salata del mare, però quando si spezza il cuore non fa rumore.
Ti ritrovi a urlare dentro e nessuno ti sente. (Cecelia Ahern)
Se tu non parli riempirò il mio cuore del tuo silenzio e lo sopporterò.
Resterò qui fermo ad aspettare come la notte nella sua veglia stellata con il capo chino a terra paziente. (Tagore)
Io sarò albero se ti farai
fiore di un albero:
se rugiada sarai mi farò fiore.
Rugiada diverrò se tu sarai
raggio di sole:
così, mio amore, noi ci uniremo.
Se, mia fanciulla, tu sarai cielo,
io diverrò, allora, una stella:
se, mia fanciulla, tu sarai inferno,
io per amarti mi dannerò.
La morte di un amore è come la morte di una persona amata.
Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarsi a quel vuoto. Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato.
(Oriana Fallaci)
Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare. (Oriana Fallaci)
Non sono le grandi parole o le grandi cose a far grande i sentimenti…
ma sono invece i sentimenti veri e sinceri a dar un valore enorme
alle piccole parole o alle piccole cose. (Jean Paul Malfatti)
La cosa più bella è quando la notte
dice al giorno: ti amo
e poi nasce il sole.
La cosa più bella è quando la terra
dice al seme: ti amo
e poi nasce il fiore.
La cosa più bella è quando uno
dice a un altro: ti amo
e poi nasce l’amicizia.
La cosa più bella è quando un uomo
dice alla sua donna: ti amo
e poi nasce un bambino.
La cosa più bella è quando qualcuno
dice a Dio: ti amo
e poi nasce un uomo nuovo.
La cosa più bella è quando Dio
dice a un uomo: ti amo
e poi nasce un’avventura.
(Anonimo)
A ciascuno di voi è stata riservata una persona speciale. L’intelletto può intromettersi e dire: “Io non so chi tu sia. Ma il CUORE sa”.
Il riconoscimento dell’anima gemella può essere immediato. Si avverte un’improvvisa sensazione di famigliarità, di conoscere già questa persona appana incontrata, ben oltre i limiti cui arriva la mente consapevole. E di sapere già cosa dire, e come l’altro reagirà. Nasce dunque un senso di sicurezza, e una fiducia bene più grande di quella che si potrebbe pensare di raggiungere in un giorno, una settimana, un mese. Il riconoscimento dell’anima può essere un processo sottile, lento; non tutti sono pronti ad accogliere la rivelazione, e può darsi che si renda necessari da parte di chi lo comprende per primo, una certa pazienza.
A farti capire che ti trovi di fronte a un tuo compagno d’anima può essere uno sguardo, un sogno, un ricordo, un sentimento. E tale risveglio può avvenire anche attraverso un tocco delle mani di lui, o il bacio delle labbra di lei, e la tua anima balza di nuovo alla vita. Il tocco che desta può essere quello del tuo bambino, di un tuo genitore, di un fratello, o quello di un amico vero.
Oppure può essere quello del tuo diletto, che arriva a te attraverso i secoli, per baciarti ancora una volta, e per ricordarti che siete sempre insieme, fino alla fine dei tempi. (Brian Weiss)
Amare è volere l’altro libero, e non sedurlo,
e liberarlo dai suoi lacci se ne rimane prigioniero,
perché anche lui possa dire: ti amo,
senza esservi spinto dai suoi desideri non domati.
Amare è entrare in casa dell’altro,
se egli ti apre le porte del suo giardino segreto,
ben oltre quei giri di ronda,
coi fiori e frutti colto nei prati,
là dove meravigliandoti potrai mormorare:
sei “tu” mio amato e sei il mio unico.
Amare è con tutte le forze volere il bene dell’altro,
anche prima del tuo,
e fare di tutto perché l’amato cresca,
e poi sbocci e fiorisca,
diventando ogni giorno l’uomo che deve essere,
e non quello che tu vuoi modellare
sull’immagine dei tuoi sogni.
Amare è dare il tuo corpo, e non prendere il suo,
ma accogliere il suo quando si offre per essere condiviso,
ed è raccoglierti, arricchirti,
per offrire all’amato più che mille carezze e folli abbracci,
la tua vita intera raccolta nelle braccia del tuo “io”.
Amare,
infine, è tutto questo e molte altre cose ancora,
poiché è aprirti all’amore infinito,
è lasciarti amare, e, trasparente a questo amore che viene,
senza mai mancare a se stesso.
E’, oh sublime avventura, permettere a Dio d’amare,
colui che tu, liberamente, decidi d’amare.
(M. Quoist)
No, non placare il mio pianto, anche se le mie possono sembrare lacrime
di profonda tristezza o di semplice nostalgia.
A volte si ha bisogno di piangere fino a non avere più lacrime da espellere,
e, se il mio pianto fa venire voglia di piangere anche a te,
allora stringimi forte e piangi con me.
(Jean-Paul Malfatti)
Viviamo amori fragili e relazioni superficiali, incapaci di diventare una storia feconda di futuro. Amori di cuori in tempesta, che si sono persi nel vento senza rimanere vivi, vigilanti, senza aspettare che la luce e il calore gli permettessero di crescere.
Non ci fa bene questo nostro fuggire davanti alle prime difficoltà, questo cambiare donna, idee, sogni, senza amarne neppure uno, questa tenerezza senza legami, questo cercare gli altri per non amarli, ma per rifugiarsi in loro, questo individualismo superficiale e pieno di ansia. L’amore ha bisogno di tempo per maturare, come una pianta deve saper resistere con pazienza nelle piogge d’autunno e stare serena nelle tempeste di primavera.. Come una pianta il tempo renderà l’amore umiltà e dolcezza.
Non dipende solo dalla pigrizia se le relazioni umane si ripetono così monotone e senza novità, ma dalla paura del nuovo e dell’imprevedibile che l’amore richiede, dal non lasciare uno spazio aperto che divenga un luogo non solo per accogliere l’altro, ma per la relazione con lui. Uno spazio dov’è consentito deporre le armi, rilassarsi, incontrarsi.
L’amore oltre le parole ha bisogno di gesti e sincerità. I gesti dell’amore sono fatti di piccole attenzioni quotidiane, della sorpresa del cuore quando i passi di chi ami si avvicinano, di sguardi che allontanano le tenebre e proteggono l’amore. Sono fatti di dettagli che nascono dal vicendevole servirsi, dell’intimità, dal respiro e dal parlare della pelle.
La sincerità dell’amore deve essere tanto umile da lasciarsi guardare nella verità e tanto misericordiosa da vedere senza condannare, perché l’amore deve essere sincero più che perfetto.
Non sopporto l’amore che si gonfia di orgoglio o si consuma in una generosità invadente. L’amore vero è discreto e delicato, rispettoso delle ferite e delle emozioni di ogni uomo. Mi piace chi ama una persona senza chiedersi da dove viene e verso dove va, sentendo che solo con spirito puro e libero può camminare con lui.
L’amore non lega, ma libera. L’altro non è la tua metà, nè complementare a te, è un’identità che si realizza solo nel rispetto della diversità, nel permettere all’altro di restare di carne, vivo e senza trasformarlo in quel che tu vorresti.
La gelosia, l’ansia e l’intransigenza che nascono nell’amore sono figlie di una paura che non sa vedere l’altro nella sua essenzialità e verità, nella sua luce ed ombra.
Nascono dal non sapere scrutare i segreti del cuore, da un amore che non ha la forza di aiutarci a vivere, a morire, e soprattutto a rinascere di nuovo.
(tratto da “Il domani avrà i tuoi occhi” di Don Luigi Verdi)
Se il primo amore pare solitamente più onesto o, come si suol dire, più puro, se procede con tanta lentezza non è, come si crede, per una delicata timidezza, ma perché il cuore, stupito da questa passione sconosciuta, si ferma, diciamo, a ogni passo per godere dell’incanto che prova; e questo incanto è così potente su un cuore inesperto che lo riempie tutto, al punto da fargli dimenticare qualsiasi piacere. (Pierre Choderlos de Laclos)
Riflessione:
il cuore di fronte all’amore è sempre stupito e disarmato, tanto più la “prima volta”, ma per ogni vero cuore amante è sempre la prima volta, perché se si dona con tutto se stesso, ogni volta…ricomincia da zero!
Amare una persona è
averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è…
accettarla così com’è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe
(Omar Falworth)
Il vero amore non è nè fisico nè romantico.
Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto,
ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è questione di come sopravvivere alla tempesta,
ma di come danzare nella pioggia.
Sii più gentile del necessario,
perché ciascuna delle persone che incontri
sta combattendo qualche sorta di battaglia.
(Gibran)
Ho sognato farfalle colorate, campi di grano rossi di papaveri,
giardini pieni di ibischi e lavanda. E c’eri tu nel sogno: ti tenevo
per mano per non lasciarti mai più,correvo con te i sentieri del tempo.
Al risveglio ho serbato dentro il cuore briciole di quella felicità.
(Salvador Dalì)
Better to have loved and lost, than never to have loved at all.
E’ preferibile aver amato ed aver perso, che non aver mai amato.
My strenght is as the strenght of ten, because my heart is pure.
La mia forza è come la forza di dieci uomini, perché il mio cuore è puro.
(Alfred Tennyson. Uno dei maggiori poeti inglesi sepolto a Westminster Abbey come i padri della letteratura.)
Ci vuole così poco
a farsi voler bene,
una parola buona
detta quando conviene,
un po’ di gentilezza,
una sola carezza,
un semplice sorriso
che ci baleni in viso.
Il cuore sempre aperto
per ognuno che viene:
ci vuole così poco
a farsi voler bene.
(Angelo Silvio Novaro)
La sola cosa che
non riceviamo
mai a sufficienza
è l’amore.
E la sola cosa
che non doniamo
mai a sufficienza
è l’amore.
(Henry Miller)
Vuoi sapere cos’è un amore lontano?
“E’ tener stretto un filo di ragno che perdendosi all’infinito tesse una ragnatela la cui fine rimane aggrovigliata al cuore di chi è distante. Quel filo trasmette le emozioni più sentite, più vere, quelle che non hanno bisogno di maschere e chi le riceve ne è catturato.
Amare a distanza senza vedersi, senza toccarsi, puri spiriti che si nutrono di desiderio e non di possesso.
Non è cosa semplice, l’appagamento di questo amore è per pochi eletti, per gli intelletti profondi, per le anime sognatrici che vogliono molto di più dall’amore. Puoi sognarlo, seguirlo, dividerlo ma non puoi dimenticarlo, quell’amore ti accarezzerà il cuore nella solitudine, sarà in quel momento il solo appiglio cosi gratificante, così vero, cosi prezioso ma lontano….La sua forza è talmente grande che abbatte ogni realtà, la spoglia fino a quando tu non hai davanti il tuo sogno e lui soltanto sarà il tuo grande amore vicino, più vicino di quanto tu possa immaginare.
L’amore lontano è quello che se non muore subito, vive per sempre.”
(Mirella Narducci)
La primavera incomincia con il primo fiore,
il giorno con il primo barlume,
la notte con la prima stella,
il torrente con la prima goccia,
il fuoco con la prima scintilla,
l’amore con il primo sogno.
(Primo Mazzolari)
L’amore non è amore se si altera
di fronte a degli ostacoli.
Oh no, è un punto fissato per sempre
che osserva le tempeste
e non ne è mai scosso.
E’ la stella cui si riferisce
ogni barca alla deriva.
La giustizia è la forza dei re,
la furbizia è la forza della donna,
l’orgoglio è la forza dei pazzi,
la spada è la forza del bandito,
l’umiltà è la forza dei saggi,
le lacrime sono la forza del bambino,
l’amore di un uomo e di una donna
è la forza del mondo.
Quando giudichiamo il prossimo
ci mettiamo davanti a lui,
a distanza di osservazione,
di riflessione.
L’amore non ci lascia questo
posto, né ci concede tempo.
(Bonhoeffer)
Se vuoi vedere l’arcobaleno devi andare sotto la pioggia
Se vuoi trovare il vero amore, devi passare attraverso il dolore
Per un essere umano amare un altro
essere umano: questo forse è il compito
più difficile che ci è stato affidato;
l’incarico estremo, la prova finale,
la fatica per cui tutte le altre fatiche
non sono altro che una preparazione…
Ogni volta in cui crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi. La prima e la più importante. Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose, e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti. E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va’ dove lui ti porta.
Oggi non abbiamo più nemmeno il tempo per guardarci, per parlarci, per darci reciprocamente gioia, e ancor meno per essere ciò che i nostri figli si aspettano da noi, che un marito si aspetta dalla moglie e viceversa. E così siamo sempre meno in contatto gli uni con gli altri. Il mondo va in rovina per mancanza di dolcezza e di gentilezza. La gente è affamata d’amore, perchè siamo tutti troppo indaffarati.
Se cerchiamo la felicità solo per noi non la troveremo mai, perchè se è tale da diminuire quando la si partecipa agli altri, non è grande abbastanza da renderci felici.
Nella soddisfazione del proprio egoismo vi è una gioia momentanea ed effimera che ci porta sempre alla sofferenza perchè ci rimpicciolisce ed offusca lo spirito.
La felicità vera si trova nell’amore disinteressato, in un amore che cresce quanto più si dona, e in questo donarsi non vi è mai fine e quindi illimitata è la felicità che esso racchiude in potenza…
Donarsi all’infinito: ecco la legge della vita intima!
(Thomas Merton)
Se l’amore del prossimo è una conseguenza speciale dell’amore di Dio, la pratica dell’amore del prossimo produce anche l’amore di Dio e lo fortifica, lo riscalda mirabilmente….
Non abbiamo che un cuore: lo stesso cuore con cui amiamo Dio è anche quello con cui amiamo gli uomini; se il nostro cuore si scalda, si infiamma, si intenerisce nella pratica dell’amore del prossimo, per ciò stesso si rende più caldo, più tenero per amare Dio.
Il nostro cuore non può essere di fuoco per Dio e di ghiaccio per gli uomini: è di ghiaccio o di fuoco.
Se si vuole acquistare l’amore di Dio, il mezzo migliore è di applicarsi ad Amare gli uomini!
(Charles De Foucauld)
da Animals in love
“L’abbracciare e l’essere abbracciati si armonizzano davvero bene l’uno con l’altro, e quando insieme diventano una sonora espressione ammutolita d’amore e d’amicizia che parla per se stessa, dicendo parole silenziose che solo il cuore può ascoltare e che solo l’anima può capire”
(Jean-Paul Malfatti)
Il piacere dell’ape è raccogliere miele dal fiore,
il piacere del fiore è offrire il suo miele a quell’ape.
Poiché un fiore per l’ape è una fonte di vita,
e un’ape per il fiore è una messaggera di amore,
e per entrambi, ape e fiore,
offrire e ricevere piacere è un bisogno e un’estasi.
(Gibran Khalil)
“L’amore non si vede in un luogo e non si cerca con gli occhi del corpo.
Non si odono le sue parole e quando viene a te non si odono i suoi passi.”
S.Agostino
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