…sono quelle
di questa nostra
piccola città
dove incontrarti ormai …
è diventato un miraggio!
Eppure non perdo
neppure per un piccolo istante
la speranza!
Il tempo
non ha cancellato
il pensiero di te
ed intatto è rimasto
il ricordo del tuo passo,
che mi veniva incontro
sicuro e franco…
come tu sei!
Il tuo profumo!
Non ne hai mai usato uno
la tua pelle sprigionava essenze inattese,
non ti serviva null’altro…
io annusavo l’aria
nelle mie peregrinazioni
per sapere se avevi percorso
le mie stesse strade…
invano, purtroppo!
Nelle stanze della mia casa, poi inaspettatamente
ritrovavo quell’essenza: UNICA…
e i ricordi invadevano ogni angolo
e sapevo di non averti mai…lasciato andare!!!
Ti ho lasciato andare via
pur continuando a tenerti per mano.
Al “bivio”
non mi sono voltata
volevo…
e non volevo sapere
per quali sentieri ti saresti incamminato!…
Amare e incatenare
non dà la felicità…
Il mio cuore è divenuto più leggero
quando
lasciando andare
anche la tua mano
non ho perso di vista le tue orme,
che parallele si muovevano
verso un “oltre”ed entrambi
non sapevamo quale!
Sentirti libero,
però aveva reso tutto più facile
e camminavi spedito
verso il tuo destino.
Avevo la certezza che ancora
sentivi nel tuo palmo
il calore…della mia mano!
Questa mattina sono felice:
ho visto una striscia di sole
sul mare!
Non ho scarpe, non ho vestiti,
non ho di che mettermi
per intraprendere il viaggio
verso l’orizzonte,
ma ho i miei occhi
ed è con essi
che ho catturato quella luce
ed ho inondato la mia anima
di colori!
Non inizierò nessun viaggio,
ma camminerò a passi lenti
dentro la mia anima illuminata
e seduta, ai margini
del mio cuore,
godrò di ogni raggio
e di ogni sua sfumatura:
solo grazie ai miei occhi!
Se non ti troverò
prima dell’alba
non darò pace
alla mia anima!
Non posso solo
continuare a sognarti…
ho bisogno di incrociare
il tuo sguardo
e affogare
nel tuo sorriso!
Se non ti troverò
prima dell’alba
sarà ramingo
il mio cuore
e ancora
ad ogni tramonto
andrà cercando
ciò che nel sogno
è inafferrabile:
il tuo passo e
la tua voce sommessa
Un cielo troppo chiaro
per la mia anima
avvolta in un greve crepuscolo;
un sole impietoso e caldo
per il mio cuore
così freddo e…solo!
Un tempo, questo,
in cui vivere
significa solamente
resistere…ed oltre
le proprie forze!
Un tempo, questo
nel quale chiedere
alla mia anima sgualcita e desolata
di sperare…SI’
di sperare ancora
in un domani dove
la parola “riposo”,
che oggi appare un “miraggio”,
possa divenire realtà
nella parola “pace”.
Un tempo, quello
dove tornare
a sperare
e credere nell’amore.
Se l’amore
verrà oggi,
non aprirò.
Aspetterò
giorni più favorevoli
per crederci ancora!
Oggi,
le mie ferite
bruciano
e le cicatrici,
ancora arrossate,
gemono!
Io taccio:
non piango più…
Chiudo
gli occhi oggi,
per aprirli,
domani:
giorno nel quale forse…….
all’amore
aprirò!
Come ciottoli,
abbandonati
sulla riva del mare,
da un’onda
più potente di altre
così…
sono i ricordi
che tornano
al limite
della memoria
a ricordare:
un passato amaro,
che
vuole essere dimenticato
…li raccolgo
tra “le dita del pensiero”
e li rilancio lontano
sperando che tornino
sul fondo della memoria
e lì vengano sotterrati
dalle “alghe”
seppur melmose,
del presente.
Un sogno è:
lo spazio che separa
la nostra mente dalla realtà!
La realtà è:
lo spazio dove tu non sei presente:
il sogno è il luogo dell’incontro!
Ho spesso l’aria trasognata:
per incontrarti rinuncio a vivere
e vago sospesa,
in un limbo nebbioso!
… come il sogno,
tu sei inafferrabile e,
come il sogno,
svanisci in mille, piccoli,
frammenti di ricordo dove,
incontrarti,
è quasi impossibile
se non…
ricominciando a sognare!
Se tu fossi una canzone avresti un ritmo melodioso
e parole di amicizia e consolazione,
il ritornello guiderebbe i miei passi
e farebbe da sottofondo alle mie azioni.note canzone cuore
Certo ci sarebbero anche parole malinconiche,
perché l’amore è distanza
e non possesso,
ma sarebbero poche:
un breve passaggio, un piccolo accenno.
Tutto il resto del testo sarebbe saggezza
che aiuta il mio giorno a non perdersi
nella banalità delle discussioni inutili,
che scalda il mio cuore,
anche quando gli avvenimenti cercano di ghiacciarlo,
che impegna la mia mente con pensieri positivi,
che dà forza alle mie mani quando stringo altre mani ,
o le porgo al mio prossimo.
Se tu fossi una canzone riempiresti l’aria di note,
perché già il tuo sorriso è musica
e il tuo leale sguardo è armonia….
se tu fossi una canzone la insegnerei sulle piazze del Mondo,
perché certamente saprebbe portare un messaggio di Forza
a tutti gli animi stanchi….
Sei la mia canzone e il mio cuore la canta,…
forse basta anche così,
perché grazie a te e al ritornello che sei
riesco a vedere il mio Dio
non solo in te,
ma in ogni avvenimento….
Ti ho consegnato il mio cuore
e la sua chiave.
Non trovo parole per esprimere questo amore,
so solo che hai acceso questo cuore,
mi hai ricordato che l’amore può esistere,
AMORE una parola per troppo tempo dimenticata.
E’ un’unica chiave, è tua, e lo sarà per sempre.
Se tutto questo sarà ancora uno scherzo del destino
che mi fa amare oggi senza dipendere dall’amore
ma diventando amore,
destino che mi ha fatto passare dall’illusione d’amore
alla realtà dell’amore
se per questo scherzo del destino il tuo amore finirà,
tieni comunque la chiave:
l’amore che ho nel cuore per te
sarà sempre ad aspettarti.
Se c’è un sentiero
ci sarà una casa,
e nella casa
ci sarà una stanza,
e in quella stanza
ci sarà una luce,
e quella luce
scaccerà la notte,
che sul sentiero è
resa così fitta
da un cielo buio:
…notte senza stelle!
Dove sei?
Aprimi!
Questo buio
mi impedisce
di sapere chi sono!
Riemergo ora dal fondo
della mia anima
e trovo…
solo porte chiuse.
Non posso credere
di non trovarti
oltre quella porta,
contro la quale
continuerò a bussare,
con le mie nocche nude,
con le mie braccia stanche,
con ogni parte
del mio corpo
dolorante.
Aprimi,
e dimmi che ancora
vivo….dimmi tu
chi sono:
tu che eri…la mia luce!
Ricordo ancora
la strada che conduce
alla tua casa!
Non ho dimenticato
nemmeno
l’ombra che si gode
seduti sulla tua scaletta!
A sera,
ancora col pensiero,
lì mi siedo:
sola!
Il ricordo, lo so,
fa poca compagnia,
ma poco importa…
anche una sola stella,
fa chiaro…il cielo!
La mano sinistra…
l’occhio si posa
sull’anulare,
vuoto, nudo
e una profonda tristezza
mi pervade,
era l’ultimo legame con te,
non subito sono stata
capace
di sfilare l’anello;
solo ora,
dopo lungo tempo,
sono riuscita,
ho spezzato anche questo…
…ultimo legame.
Questo vuoto spegne
l’ultima speranza conservata
nel cuore.
Rimane ora solamente
la mia carezza
su questo dito nudo
della mano sinistra…
Cosa sai,
degli attimi passati
ad aspettare
che il suono
della tua voce
ancora
mi raggiunga?
E che possono dirti,
le ore
delle mie notti,
trascorse
a cercare nel buio
il tuo ricordo?
No, tu non sai
quanto male fa
il chiarore dell’alba,
che giunge senza te,
ed illumina
una casa,
più vuota di un guscio
vuoto
di lumaca…
La casa che conserva
tutt’oggi,
il tuo passaggio,
e che,
seppure illuminata,
geme
nel chiarore dell’alba….
La farfalla si fida del micio….
non sa che per lui è solo un capriccio
solo un gioco,
acqua e fuoco,
attende una carezza
ma un’ala le spezza,
una così grave ferita
le toglierà la vita…
Le grate
mi impediscono di vedere,
le spesse mura
non mi permettono di sentire.
Dove sei vita?
Il mio corpo abbandonato
come un vuoto
contenitore
giace
in un’oscurità
senza tempo, nè spazio
Eppure ci fu
un giorno
in cui ti ricevetti.
Un giorno
carico di promesse,
e di luce,
e di suoni,
e di profumi.
Quel giorno
è lontano,
e il buio è fitto,
e la fortezza
che ora
mi rinchiude
appare invalicabile,
per il mio corpo che giace….
Sul ramo c’è un piccolo
fiore di pesco,
stropicciato
dalla pioggia impietosa.
Il pesco è nell’orto:
un lembo di terra
strappato al cemento
della mia città.
Ci passeggio
la sera
di qualunque stagione:
è un breve tragitto,
come è piccolo il fiore e
stretta la terra,
e pochi… i miei passi,
e solo il mio cuore:
come il fiore
di pesco!
Sono solo tuoi i pensieri che sono ricordi,
proiezioni del passato,
di una vita che sempre cambia
e mai non dimentichi,
e quando nel navigare della mente approdi
ad uno scoglio e ti senti naufragato,
pensi a quello che poteva e non è,
e la felicità appare cosa passata…
Da dove vieni?
Ti ho estratto
da un sogno
ricorrente!
Io ti seguo
tu non ti volti.
Io ti chiamo
tu non mi senti…
E dove vai?
Nel sogno
c’è nebbia
e non vedo
dove stai
…svoltando.
Sul marciapiede
sola
aspetto
il tuo ritorno
nel prossimo sogno:
ora c’è…
…tanta nebbia!
Non ti sei voltato!
…nemmeno quando
il mio pianto
copriva ogni altro rumore,
e hai varcato la porta!
Non le ho viste
le tue spalle,
con gli occhi pieni di lacrime.
Di te conservo
il ricordo
di uno sguardo nemico!
Non sai e non saprai…
che il mio cuore, “a brandelli”,
ti ha amato
anche mentre
varcavi la soglia
…per sempre…
C’è una viola
nell’aiuola del cortile,
una piccola, unica viola.
è un cortile di città!
Si gode il suo primo
raggio di sole
di questa primavera,
che ha tardato a venire.
Non l’ho colta,
non volevo
sguarnire l’aiuola!
Quando ho
il cuore smarrito
la guardo:
le invidio
di aver saputo credere
nel ritorno
della buona stagione…
io, immersa
da tempo,
nel “mio” perenne inverno…..
Il tuo nome è una carezza,
come l’onda leggera
che lambisce la spiaggia.
Ogni sillaba mi canta
una canzone,
ogni lettera è un petalo
di fiore
che vado sfogliando
lentamente…
non lo dico:
è un segreto
il tuo nome
che per me è:
una carezza!
Piove da giorni
e quest’acqua
mi cade nell’anima,
allagandomi
il cuore!
Non c’è luce
in questo cielo
così carico di fosche nubi,
anche il sole,
come la gioia
ha abbandonato la mia “terra”,
…zuppa di pioggia
e di lacrime troppo a lungo
trattenute!
Piove da giorni,
e non so se potrò ancora
credere
nel calore di una raggio di sole,
oggi negato…!
…piove da giorni…..
Si sentiva oltre il muro
il rumore del mare,
e nell’aria salmastra
rimaneva, sospeso,
il grido stridulo dei gabbiani!
Avveniva la sera,
quando il sole “sbiadiva”,
sparendo oltre la collina,
e l’incanto di averti incontrato
sfumava nel ricordo
lasciando al suo posto una “velata” malinconia.
Anche il mare, oltre il muro
moderava il fragore delle sue onde,
rispettoso, di un’anima: la mia,
intenta a non lasciarsi sfuggire, del tutto,
il ricordo dei tratti del tuo volto… amico
E, se nel buio della notte,
riesci a scorgere una stella,
anche una sola,
piccola, luminosa, stella:
aggrappati ad essa
e fatti “traghettare”
verso il giorno!
…è lì, in quella più abbagliante
luce “diurna”,
che saprai che non serve
un grande Sole
per far vincere, ancora una volta,
la vita in te,
ma è sufficiente una piccola, coraggiosa stella,
desiderosa di “bucare il tuo buio”,
E condurti oltre…la notte.
Lascia
che sia Amore
a portarti oltre la notte
e ti canti canzoni
tenendoti per mano…
Lascia
che sia Amore
a sederti alla tua mensa
e ti porga paziente
il pane dell’attesa….
Lascia
che sia Amore
a tenere tra le mani
ciò che resta ormai
della tua anima “bambina”…
Lascia
che sia Amore
a guardare insieme a te
questo cielo desolato
senza l’ombra di una stella…
Lascia
che sia Amore
a condurti oltre il cancello
dove è chiusa tra le grate
la tua voglia di danzare…
Lascia che sia Amore….
Lascia che il vento
ti porti il mio pianto,
e che ogni lacrima
cada tra le tue mani
aperte.
Lascia che sia
il mio rinato sorriso
a dirti grazie
per il dono del tuo sguardo:
capace di lenire ogni mia ferita,
e della tua voce,
che sa raggiungere
la mia anima,
e ricondurla sempre
alla “pace”,
che in me ritorna
quando sono capace di pormi…
in ascolto del cuore!
E chi potrà leggere mai,
oltre i tuoi occhi, oltre i miei,
il muto pianto di giorni e giorni
trascorsi lontano.
Ti stringo le mani tacendo
e non trovo parole da dirti
tra molte: pensate,
ma solo il panico del tempo breve…
troppo per restare con te!
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